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Si è tenuta lunedì 4 marzo l’audizione innanzi alla VI Commissione consiliare della Regione Campania in merito alla Proposta di Legge “Disposizioni in materia di cooperative di comunità” presentata dalla consigliera regionale Maria Ricchiuti. In rappresentanza di ANPCI Campania hanno preso parte ai lavori i dirigenti nazionali Arturo Manera, vice presidente, e Zaccaria Spina, presidente della Comunità Montana del Fortore e sindaco di Ginestra degli Schiavoni, che hanno altresì portato i saluti della presidente nazionale dell’Associazione, Franca Biglio.

La consigliera regionale Maria Ricchiuti ha illustrato la Proposta di Legge, che mira a colmare un vuoto normativo dotando anche la Regione Campania di una cornice di riferimento per tante attività nate sui territori per fare fronte a esigenze sentite da ampie parti della cittadinanza ma anche a necessità di crisi occupazionale, o per avviare attività in favore dell’ambiente, dei beni culturali, del turismo o tese a bilanciare gli effetti devastanti dovuti al processo di spopolamento in atto e altro ancora. Proposta di Legge in cui, tra le altre cose, si esplicita che possono diventare soci di cooperative di comunità anche gli enti locali in cui opera la cooperativa di comunità e altri enti pubblici.

A conclusione dell’audizione, Zaccaria Spina si dichiara molto soddisfatto per la fase di concertazione attivata in merito all’iniziativa dell’onorevole Maria Ricchiuti e per il contenuto della Proposta di Legge. “Alla consigliera regionale Ricchiuti, cui va dato merito di aver acceso i riflettori della Regione Campania su un argomento molto importante soprattutto per le aree interne e gli enti di minori dimensione, l’ANPCI Campania – spiega Spina – ha inteso offrire alcune riflessioni tese a rendere effettivamente sostenibili ed utili queste forme associative in un contesto socio-economico di sofferenza che altrimenti ne comprometterebbe o pregiudicherebbe la funzionalità”.

Nel corso dell’audizione, Manera e Spina hanno, difatti, espresso soddisfazione “perché finalmente anche la Regione Campania si è attivata in materia” ed hanno fornito dei suggerimenti. Innanzitutto, hanno manifestato la necessità che si produca una normativa nazionale con cui poi armonizzare ed interagire le varie normative regionali: “Sarebbe importante – hanno detto – per una serie di situazioni che le Regioni non possono superare da sole, in merito ad esempio a dotazioni economico-finanziarie, oppure alla normativa che regola gli affidamenti di lavori e servizi”. Hanno, altresì, suggerito di dare la possibilità ai Comuni che lo ritengano di prevedere forme di premialità, incentivi ed agevolazioni per le cooperative di comunità, quali potrebbero essere la concessione di sedi gratuite, facilitazioni relative al pagamento dei tributi comunali, oppure la possibilità di finanziare o cofinanziare progetti di attività a favore delle comunità amministrate. In mancanza, queste dovrebbero operare in un ambito territoriale con situazioni di mercato fortemente penalizzanti.