- Pubblicità -
Tempo di lettura: 2 minuti

Durazzano – Sandro Crisci è pronto per rilanciare. Per il sindaco uscente di Durazzano resta inalterata la voglia di continuare un percorso iniziato tempo fa e che ha prodotto ottimi risultati negli anni. Torna alla carica con il suo “Progetto per Durazzano”, con la stessa formazione che ha già avuto grandi risultati nella scorso tornata. Resta immutata la squadra, resta immutato il simbolo, o meglio quest’ultimo ha subito qualche piccola variazione, ma non cambia la sostanza.

Squadra che vince non si cambia diceva un vecchio allenatore di calcio. Con questo spirito, il gruppo Progetto per Durazzano, capeggiato dal sindaco Alessandro Crisci, si presenta alle elezioni amministrative del prossimo 26 maggio, forte, inoltre, della presenza di nuovi attori che hanno integrato la compagine e non sostituito alcuni dei candidati alle scorse elezioni. Un processo di integrazione e rafforzamento, figlio della nostra volontà di guardare avanti, con lo scopo di proiettare il nostro paese verso il futuro. La sua composizione ha seguito una logica semplice: dare rappresentanza ai vari gruppi sociali ed economici di cui si compone la nostra società ed, allo stesso tempo, arricchire il gruppo di forze fresche che con le loro idee renderanno moderna ed al passo con i mutevoli tempi, la nostra azione amministrativa. Ognuno nel nostro Progetto per Durazzano è rappresentato: dal pensionato all’imprenditore, dallo studente universitario al giovane che si trova ad affrontare le difficoltà dell’ingresso nel mondo del lavoro, dal dipendente al commerciante passando per il libero professionista, senza dimenticare la scuola, perno fondamentale per la costruzione della società del futuro. Ognuno di noi interpreta e rappresenta esigenze e prerogative diverse, che raccoglie vivendo ogni giorno sul nostro territorio. Ognuno di noi è ognuno di voi! Ognuno di noi vive tra di voi. Condividendo quotidianamente gioie, dolori, ansie, preoccupazioni, speranze e progetti per il futuro! Votare noi è come votare se stessi“.