Da oltre un decennio i cittadini di San Giorgio del Sannio convivono con un problema ormai strutturale: la carenza idrica. Interruzioni frequenti, razionamenti nelle ore serali ed estive, difficoltà di approvvigionamento e pressione insufficiente negli impianti hanno segnato la quotidianità di molte famiglie e attività economiche del territorio. Un fenomeno che, da emergenza passeggera, si è trasformato in questione sistemica, legata sia a fattori ambientali sia a criticità nella gestione delle risorse.
Le cause sono attribuibili nient’altro che alla fragilità delle reti idriche, spesso obsolete e soggette a dispersioni. A ciò si aggiunge una pianificazione regionale e locale non sempre efficace nel garantire continuità di servizio. Così, anno dopo anno, i cittadini hanno dovuto fare i conti con un diritto fondamentale, l’accesso all’acqua, sempre più precario.
Oggi il tema si intreccia con un ulteriore nodo cruciale: il futuro del Servizio Idrico Integrato. La prospettiva di un passaggio di gestione che potrebbe ridurre il controllo pubblico a favore di modelli più orientati al mercato solleva dubbi e preoccupazioni. Tra i timori, con il passaggio a Sannio Acque, quello di un aumento delle tariffe senza una corrispondente qualità del servizio, e la possibilità che il bene acqua venga trattato come una merce e non come un diritto universale.
Per discutere di queste criticità e immaginare possibili soluzioni, il Comitato in Difesa della Costituzione Mediocalore ha organizzato un’assemblea pubblica.
Sabato 4 ottobre 2025, alle ore 17.30, presso l’ex Casa Comunale di San Giorgio del Sannio, cittadini, amministratori e realtà associative si confronteranno sul tema della carenza idrica, sul ruolo del Servizio Idrico Integrato e sulle conseguenze di una gestione non più interamente pubblica.
L’incontro sarà un’occasione per fare il punto sulla crisi idrica che da anni affligge il territorio e per riaffermare il principio secondo cui l’acqua è un bene comune, da tutelare e da garantire a tutti.