- Pubblicità -
Tempo di lettura: 2 minuti

Disastro a Genova. Il ponte Morandi, dell’autostrada A10 a Genova è crollato. Decine le auto precipitate. Ancora non si conosce il numero delle vittime, ma si sospetta che siano molti i morti a seguito di questa impressionante tragedia. In base alle prime informazioni ci sarebbero decine di persone sotto le macerie. Sul posto numerose squadre dei Vigili del Fuoco, ambulanze e polizia stradale. A causare il crollo potrebbe essere stato un cedimento strutturale, avvenuto nel tratto che sovrasta via Walter Fillak, nella zona di Sampierdarena. Entrambe le carreggiate sono precipitate al suolo per circa cento metri.

Nel frattempo impazzano i messaggi e le chiamate tra tutti coloro che sono nella zona o che hanno amici e parenti a Genova e che temono che sotto le macerie ci possano essere i loro cari.  Alcuni testimoni che in auto si trovavano vicino al ponte Morandi prima del crollo hanno visto “un fulmine ha colpito il ponte e poi è crollato” – così come dichiara ad Anteprima24 il signor Columbro originario di Foglianise che si trovava nelle vicinanze del Ponte Morandi prima e durante il crollo, dopo le 11.30 di questa mattina. “Questo ponte era particolarmente importante per l’urbanistica di Genova ed era molto trafficato. La sua costruzione  risale al 1967 e da più di 20 anni sempre in manutenzione, chiuso di sera per eseguire lavori. Questa era l’unica strada che collegava l’A12 con la Francia”.  È ancora sotto choc, ma sa di essere fortunato. “Tutti sanno che il ponte era spesso soggetto ad interventi di manutenzione, ma determinare le cause del crollo ora credo sia impossibile. Pioveva molto forte già da oltre un’ora e c’erano allagamenti e disagi di ogni tipo a Genova. Il crollo rappresenta una immensa ferita per la città. Per fortuna non stavo transitando in quel momento sul ponte ma mi trovo tutt’ora nelle vicinanze e posso confermare che sembra l’apocalisse”.