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Benevento – Da  leccarsi i baffi. Tra le austere pietre del Teatro Romano, questa mattina si sono aggirati 150 cuochi che hanno preso parte alla “Festa regionale del Cuoco“, un evento che torna in città dopo una lunga pausa e che mette a confronto esperienze di gastronomia campana sotto l’occhio benevolo di San Francesco Caracciolo, patrono dei cuochi d’Italia e compatrono di Napoli.

Il visitatore del monumento romano si è dunque diviso tra la presenza  di chef campani e il suggestivo fondale di duemila anni di rappresentazioni di tragedie e commedie. Con un evidente e chiaro imbarazzo della scelta.

La manifestazione, curata dall’Associazione Provinciale Cuochi Benevento guidata dallo chef Rocco Festa, dall’Unione Regionale dei Cuochi della Campania e dalla Coldiretti di Benevento, si è articolata in più momenti anche per raggiungere diversi obiettivi.

La giornata è cominciata con la Santa Messa celebrata, sul palco del teatro del Teatro Romano, dal Vicario del Vescovo monsignor Francesco Iampietro e dal parroco  don Marco Capaldo.

Presente anche il sindaco di Benevento, Clemente Mastella, e il  rieletto consigliere Gerardo Giorgione.

Ferdinando Creta, responsabile scientifico e gestionale del Teatro Romano  ha spiegato: “Questo è un  luogo che vive e accoglie la cultura. Anche l’enogastronomia può essere elemento attrattivo  e rappresenta l’eccellenza di questo territorio“.

Lo chef Rocco Festa ha invece  sottolineato: “La pandemia ci ha costretto a fermarci per qualche anno, ora riprendiamo. Gli ultimi mesi hanno fatto emergere dati positivi sulla ristorazione, ripartita in maniera forte. Il lavoro si è triplicato“.

Nell’area libera del Teatro Romano, intanto, sono state ben 25 le Aziende, aderenti alla Coldiretti, che hanno esposto le loro produzioni di eccellenza per un ricco agri-aperitivo.

Significativa anche la sottoscrizione di un Protocollo d’intesa per la formale Candidatura al Patrimonio UNESCO del “Global Geopark” del Taburno Camposauro, sottoscritta dalla Coldiretti, dall’Associazione Terra nostra Campania e dallo stesso Ente Parco regionale del Taburno, nel contesto della valorizzazione ricettiva dell’area protetta.

Il vice presidente nazionale, Gennaro Masiello ha spiegato: “I parchi non sono solo dei limiti ma anche delle opportunità. Il protocollo fa percepire le possibilità alle aziende e l’approccio va irrobustito con gli agriturismi e le attività ricettive. I servizi certamente dovranno crescere ancora molto”.

E’ quindi intervenuto il presidente del Parco, Costantino Caturano: “Con Coldiretti e Terranostra rafforziamo la candidatura Unesco denominata “Global Geo Park”, puntando all’ospitalità dell’area protetta e ad avere un contatto con agriturismi e servizi extralberghieri. Il turista deve avere servizi adeguati. La sottoscrizione di oggi sarà anche un punto di forza per la candidatura che presenteremo il prossimo anno”.