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CUSANO MUTRI (Bn) – Nella giornata di domani a Cusano Mutri andrà in scena la tradizionale rappresentazione dei “Dodici Mesi“.

Si tratta di una tradizione antichissima, diffusa un tempo in tutto il Paese soprattutto nei centri a vocazione agricola, e che nel comune matesino si è conservata intatta. Secondo alcuni storici si potrebbe far risalire questa tradizione addirittura agli “ambarvalia” – una serie di riti che si svolgevano nell’antica Roma alla fine di maggio per propiziare la fertilità dei campi e celebrare la dea Cerere.

Da secoli ormai, i “Dodici mesi” accompagnano il periodo carnascialesco, simboleggiando il susseguirsi delle stagioni e sottolineando il “ruolo specifico” – nella complessa economia della realtà contadina – di ogni mese dell’anno.

La cantata dei “Dodici Mesi” a Cusano è guidata dal cosiddetto “Padre dei Mesi” che invita – armato di un bastone – tutti i mesi dell’anno a declamare il proprio ruolo con versi perlopiù in vernacolo.

La rappresentazione prenderà il via alle ore 14 nella frazione di Civitella Licinio, per poi proseguire alle ore 15 nel centro di Cusano Mutri.