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Cusano Mutri – Dopo i fatti giudiziari che hanno interessato il responsabile tecnico del Comune di Cusano Mutri e del Comune di Durazzano Ing. Nicola Russo, che nella giornata di ieri è stato sottoposto al regime degli arresti domiciliari, si registra l’intervento del sindaco di Cusano Maturo.

Così scrive Maturo sul proprio profilo facebook: “Il Comune di Cusano è nuovamente al centro di un’inchiesta giudiziaria e sarà almeno la trecentesima volta. Prima di tutto voglio esprimere solidarietà umana all’Ing. Russo che sono certo saprà dimostrare la sua estraneità ai fatti contestati. In secondo luogo mi sento di esprimere massima fiducia nel lavoro della Magistratura perché, come accaduto nel mio caso, il sistema giudiziario italiano fa in modo che l’operato degli inquirenti venga sottoposto al vaglio di organi giudicanti di rango superiore che fanno il loro lavoro in maniera scrupolosa e attenta. E’ emblematico il mio caso: quando fui tratto in arresto l’ordinanza del Gip di Benevento è stata annullata nel merito con una ordinanza esemplare da parte del Tribunale del Riesame di Napoli. Inoltre, con altra sentenza esemplare, il ricorso della Procura venne rigettato dopo essere passato al vaglio di cinque giudici della Cassazione. Nonostante ciò la Procura ha ritenuto di dovermi rinviare a giudizio, della qual cosa sono ASSOLUTAMENTE CONTENTO perché durante il dibattimento pubblico verrà a galla tutta la verità e non solo.

Permettetemi qualche considerazione ulteriore. Credo che l’Ing. Russo sia la prima persona in Italia a finire ai domiciliari per i reati che gli vengono contestati. Ma qui, trattandosi di Cusano, vale tutto. Ormai chiunque si sveglia la mattina e denuncia qualcosa contro il comune di Cusano, anche in forma anonima, viene preso in considerazione e partono subito le ordinanze, con indagini che costano centinaia di migliaia di euro a carico dei contribuenti. Salvo poi essere puntualmente smentite. Si distruggono le persone e le loro vite, e tanto alla fine chi se ne frega se non c’era nulla. Io ho ricevuto centinaia, CENTINAIA, di avvisi di garanzia e mai, mai un condanna! Ma io ho la schiena dura e posso resistere a tutto questo. Altri al posto mio che avrebbero fatto? Secondo voi è normale che centinaia di indagini a mio carico e decine di rinvii a giudizio, si siano risolti con tre condanne in primo grado completamente riformate in appello con assoluzione con formula piena? E’ normale che in una di queste indagini i carabinieri chiesero alla Procura il mio arresto per degli attestati falsi auto – compilati da alcuni ragazzi che avevano apposto una mia firma palesemente falsa? In quel caso la Procura, sentendomi, decise di archiviare direttamente il procedimento. Se la Procura non fosse stata attenta avrei subito un altro arresto per fatti a me ignoti.
Ma vi è di più. Dove sono finiti i miei esposti, provati in atti, sui gravi illeciti commessi quando non ero io ad amministrare? Vi racconto un’altra cosa: ho avuto un avviso di garanzia per danni ambientali in località Fontana Peschito per fatti commessi in qualità di sindaco nel 2012. Imputato insieme a me era la moglie di colui che qualche mese dopo mi ha accusato di concussione per la quale sono stato tratto in arresto. La cosa strana è che dopo aver fatto rilevare CHE NON ERO IO IL SINDACO ALL’EPOCA DEI FATTI (FIGURIAMOCI UN POCO) di quel procedimento non si è saputo più nulla e il mio co-imputato è diventato subito dopo il mio accusatore. Ovviamente ci sono tanti altri episodi strani dei quali sono a conoscenza e che racconterò man mano all’opinione pubblica. Nel frattempo il fascicolo che a brevissimo invierò agli Organi Superiori della Magistratura, al Ministro della Giustizia e al Presidente della Repubblica, per denunciare quanto sta avvenendo, diventa sempre più grande. Intanto aspetto fiducioso il prossimo provvedimento giudiziario nei miei confronti viste le simpatie che continuo a tirarmi addosso solo per raccontare la verità”.