Mirella Talotta, 49 anni, docente precaria di lettere a Genova, affronta ogni weekend un lungo viaggio in pullman fino a Benevento (12 ore di viaggio per 717 km) per ottenere l’abilitazione all’insegnamento tramite un corso della università telematica Giustino Fortunato.
Il percorso è obbligatorio per accedere alla prima fascia con riserva del concorso PNRR1, ma è costoso e impegnativo: 2.000 euro per il corso e almeno 100 euro per ogni trasferta.
Mirella è costretta a questa scelta poiché i corsi a Genova non sono ancora partiti. Nonostante le difficoltà familiari e logistiche, affronta tutto con determinazione, nella speranza di ottenere finalmente una cattedra di ruolo dopo quasi 20 anni di supplenze.
Come riporta l’edizione genovese di La Repubblica, il suo viaggio inizia il giovedì sera da piazza della Vittoria alle 19. «Prendo il pullman che mi porta fino a Bologna dove arrivo a notte fonda, verso le 3 – racconta la docente – Qui passo direttamente su un altro mezzo fino a Caianello, in provincia di Caserta. L’arrivo è previsto per le 7 del mattino e aspetto l’ultima coincidenza per raggiungere finalmente Benevento e poter seguire le lezioni. Dodici ore di viaggio ma non ho alternative, è una città che non ha collegamenti diretti con treni e aerei, non mi resta che il pullman. Per ogni trasferta devo mettere in conto almeno 100 euro di viaggio oltre ai 2.000 euro che ho speso per il corso».
E il viaggio della speranza di Mirella per rientrare a casa riparte il sabato sera. Terminate le lezioni prende il pullman delle 20 da Benevento. Due cambi e tre pullman dopo l’arrivo a Genova. Quando scende l’orologio segna le 8, di domenica mattina.
Foto tratta da La Repubblica – Genova