- Pubblicità -
Tempo di lettura: 4 minuti

Benevento- Lo scrittore Maurizio De Giovanni, amatissimo dai lettori italiani, uno degli autori più celebri della letteratura contemporanea, è stato protagonista nel pomeriggio di oggi della rassegna di cultura e musica “Sopra le Righe“, con la presentazione della sua ultima fatica editoriale, edito da Mondadori, con il titolo “L’equazione del cuore”.

De Giovanni ha parlato del suo volume, naturalmente, ma anche delle prospettive future della sua creatività artistica, della contrapposizione tra tifoserie calcistiche che lo hanno visto nei giorni scorsi involontario protagonista. Lo scrittore, ospite della rassegna promossa dall’Associazione “Sabba de Nuce”, in collaborazione con il Conservatorio Statale di Musica “Nicola Sala” di Benevento e la Consulta degli Studenti dello stesso Istituto, per la direzione artistica di Antonio Parciasepe, à stato presentato dalla giornalista Cinzia Profita, con l’intervento  del regista Geppi Di Stasio.

De Giovanni, parlando del suo ultimo lavoro ha spiegato: “E ‘una storia profondamente diversa da quelle che ho di solito trattato. Il volume  è nato dieci anni fa ed è maturato con la creazione dei suoi personaggi, dell’ambientazione, dei dialoghi”. L’ex funzionario di banca ha quindi aggiunto: “Mi sono divertito scrivendo  un romanzo fuori serie, perché non parla di Napoli”. De Giovanni non ha mancato di commentare le recenti vicende che lo hanno visto contrapposto, quale tifoso del Napoli ad alcune frange della tifoseria salernitana, non nascondendo di essere rimasto assai deluso da alcune presunte latitanze istituzionali: “Mi aspettavo un appoggio istituzionale e una presa di distanza forte da parte dei rappresentanti istituzionali di Salerno rispetto ai cori odiosi contro un popolo, ma questo non c’è stato. Evidentemente hanno paura”.

Quindi ha aggiunto: “A Verona o Bergamo il sindaco Giorgio Gori chiese scusa, a Salerno non è successo, e sono rimasto sconcertato. Io sono tifoso della Salernitana e del Benevento vorrei tutte le squadre campane in serie A”.

Alla presentazione hanno preso parte la senatrice Sandra Lonardo, il sindaco di Benevento Clemente Mastella i consiglieri comunali, Giovanni De Lorenzo, Raffaele De Longis e Giovanna Megna. Tutti i presenti al teatro San Vittorino hanno notato che lo scontro politico-diplomatico in corso tra il Comune ed il Conservatorio da qualche mese ha lasciato strascichi profondi nell’evento odierno che evidentemente non ha assolutamente nulla a che fare con i motivi delle polemiche tra Palazzo Mosti e Piazza Arechi.

Dopo i saluti introduttivi del sindaco Mastella che ha strappato a De Giovanni la promessa che in un prossimo futuro uno dei personaggi dei suoi libri possa essere sannita, c’è stato l’intervento dell’avversario, per così dire, di Mastella, ovvero  presidente del Conservatorio Antonio Verga. La concessione è scaduta lo scorso 10 aprile ma il lotto C ovvero l’auditorium del San Vittorino attende che ora si provveda a chi assegnarlo.

Il sindaco ha già detto che vorrà aspettare il nuovo CdA per discutere di eventuali decisioni da assumere. Il gelo evidente tra il presidente del Conservatorio e il sindaco non ha lasciato tracce nell’animo di Verga che si è detto tranquillo e fiducioso in merito alla querelle sul vertice dell’istituto, che costituisce un altro motivo di contrapposizione politica con Mastella.

La nomina del nuovo Presidente, come ha detto Verga, è ancora sub judice  in quanto solo il 9 novembre si pronuncerà il Tar in merito alla questione che vede contrapposto m lo stesso Verga al candidato prescelto da Mastella, il commercialista Antonio Rossi. “Attendiamo con serenità e pazienza le decisioni del Ministero”, ha detto Verga: “I destini personali valgono ben poco rispetto alle problematiche dell’istituto. Sotto la mia presidenza ha raddoppiato il numero degli iscritti, triplicato il numero delle manifestazioni”. Sulla gestione del San Vittorino, Verga ha spiegato: “E’ solo un mese che è scaduta la Convenzione. Aspettiamo il Comune per discutere dei nuovi accordi. Il discorso della presidenza non regge, qui c’è un legale rappresentante e lo resterò fino al 9 novembre a meno che il Ministero non faccia un atto straordinario”.