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Riceviamo a pubblichiamo la nota di Ambner De Iapinis, ex amministratore della città di Benevento:

“Mastella, l’ideatore della più grande tentata operazione di macelleria urbana mai vissuta a memoria d’uomo dalla città di Benevento. L’ideatore della famosa delibera n. 41 del 3 marzo 2020, ancora viva (solo sospesa) e pronta a ripartire, che prevede l’abbattimento contemporaneo di 350 alberi di tutta la parte alta della città. Una delibera pronta a sconvolgere tutto l’ecosistema e l’ossigenazione delle zone più belle di Benevento. Solo grazie all’intervento della Procura della Repubblica si è evitato il peggio di quest’idea fobica. Una delibera che ad ora è solo sospesa per opportunità giudiziaria e che mai l’Amministrazione Comunale ha voluto revocare.

Delibera n. 41 del 3 marzo 2020, ore 16, votata all’unanimità dalla giunta comunale, che così recita: “La giunta accoglie la valutazione del dott. agronomo Aniello Andreotti circa la necessità di sostituire anche le alberature non classificate in classe di rischio fitostatico, ma di fatto indebolite dalla rimozione delle alberature e conseguente disancoraggio e in tal senso dispone di provvedere alla rimozione di tutte le alberature lungo il viale degli Atlantici, via Pacevecchia e via f.lli Rosselli e sostituzione con alberature idonee.”.

Questa la testuale delibera. Totale 350 alberi, nessuno escluso. Quindi, tutti gli alberi della zona alta della città.

Ancora, l’Amministrazione ha chiesto la variante al PUC affinché venga escluso il viale degli Atlantici dal centro storico, a mio parere per avere le mani libere e tagliarne gli alberi tutti senza controllo della Soprintendenza. Alberi, quelli del viale, in totale abbandono e che non vengono curati dalla cocciniglia, come per legge, col rischio di farli morire.

Oggi dovrebbe arrivare l’agronomo Cardiello, anche per decidere quali tipi di alberi  piantare in sostituzione di quei pochi che dovrebbero essere tagliati. Cardiello, l’agronomo costato all’Amministrazione disastrata 40.000 euro in competenze.

Cardiello ha fatto le perizie del viale degli Atlantici. Cardiello, l’ideatore artistico della formula C/D con asterisco, formula inesistente, quindi nulla.

Oggi vi è Rosa, stesse risposte, stesso copione del suo predecessore Giorgione.

Rosa non ha letto neppure le carte nei suoi uffici al Comune, al protocollo del 2 settembre 2021, laddove la Soprintendenza scrive all’Amministrazione e stabilisce, con grande chiarezza, che bisogna mantenere i caratteri distintivi ed estetici di viale degli Atlantici, cioè “pini della stessa specie”. Quindi, non solo stabilisce che le sostituzioni siano fatte solo con Pinus Pinea, ma ne indica anche l’altezza: minimo 3 mt; non si diano notizie inesatte alla stampa. Cardiello non decide un bel niente, ha già deciso la Soprintendenza come per legge.

Per chiudere: la città fa peccato a chiedere quanto guadagna, in un anno, il Presidente del Consiglio d’Aministrazione di nomina politica di GeSeSa? Fa peccato a chiedere quanto guadagna, in un anno, ogni componente del Consiglio d’Amministrazione di nomina politica di GeSeSa? Ce lo chiediamo, visto che i bilanci mostrano dati sintetici.

Costoro, anche se non responsabili, si sono mai chiesti perché GeSeSa spendeva e spandeva, invece di ridurre le tariffe delle utenze ai cittadini, come sarebbe stato ovvio fare? Non si sono mai accorti che qualcosa non funzionava? Leggevano le risultanze ARPAC dei controlli a campione dei depuratori?

Ebbene, mai nella storia di questa comunità abbiamo assistito ad un maxi-sequestro, sia pur cautelativo, di circa 80 milioni di €, pari a circa 160 miliardi di vecchie lire, pari a circa centosessantamila milioni ancora di vecchie lire, come è avvenuto nei confronti di GeSeSa (Gestione Servizi Sannio).

INCREDIBILE!”