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“Registriamo ancora una volta che la postura dell’opposizione rispetto all’esecuzione delle opere del Pnrr è quella del cieco risentimento politico-amministrativo e si traduce solo in uno smaccato tifo contro: speriamo che non ce la facciano, questo appare l’auspicio delle minoranze rispetto a questa occasione storica per la Città. Questo però significa, non esercitare la funzione di controllo amministrativo che all’opposizione spetta legittimamente, ma semplicemente speculare su un fattore, la rigida tempistica imposta dall’Ue sulla messa a terra di opere molte volte imponenti, che è oggetto di un dibattito nazionale per fortuna assai più maturo: noi dopo aver raccolto uno strepitoso primato per fondi intercettati rispetto al numero di abitanti, è questo è il prodotto della Cabina di regia ideata genialmente dal sindaco Mastella, siamo allo sprint finale per arrivare a chiudere le opere la prossima estate. In questo siamo impegnati in uno straordinario lavoro, sia amministrazione sia tecnici, con un monitoraggio costante, tavoli settimanali e un’interlocuzione continua con la Prefettura”, lo scrive in una nota il vicesindaco con delega al coordinamento del Pnrr Francesco De Pierro. 
 
“Che poi a salire sul trespolo siano forze politiche che di incompiute e cantieri fantasma hanno riempito la città è paradossale. Mentre il cantiere ex Malies-ex Orsoline si avvia, con la stipula della polizza, verso uno stato d’avanzamento pari a un terzo dei fondi complessivi e la ditta si è attrezzata per lavorare anche ad agosto, vorremmo ricordare che l’Amministrazione Mastella ha trovato l’area di via Rummo ridotta ad un ammasso di ferraglie, un’opera senza collaudo e con una ipoteca bancaria gravante. Uno dei tanti esempi di una città, piena di vuoti urbani, lasciata senza numeri civici nelle contrade che noi abbiamo messo, con i teatri chiusi che abbiamo riaperto tutti, con monumenti mai valorizzati e che noi abbiamo illuminato e riqualificato con i Pics, senza segnaletica turistica e ora i dati cominciano a segnalare un ascesa nel numero dei visitatori, con aree verdi abbandonate (Parco Cellarulo, Parco oggi De Mita, la stessa Villa dei Papi che ora faremo rinascere con Metro Plus) che noi abbiamo fatto rinascere, con piazze importanti come Cardinal Pacca, Risorgimento e il quadrante Orsini-Duomo, ‘mamozio’ compreso, che erano ridotte a parcheggi per auto e che con noi sono tornate o torneranno presto all’antico splendore,  con un Puc vetusto e sbagliato nonostante spese folli cui noi ora rimediamo, con scuole insicure in una città sismica, due volte rasa al suolo da un terremoto, che noi ci siamo assunti la responsabilità di adeguare a standard di sicurezza prima inesistenti per evitare che calamità si trasformassero in tragedie davvero, quelle sì, drammatiche, senza contare i conti comunali disastrati: una città che abbiamo e stiamo rimodellando e che prima era abbandonata a sé stessa”, prosegue De Pierro.
 
“Su specifici progetti, come il campo sportivo indoor o l’asilo, sono stati risolti problemi con le ditte completamente estranei alla centrale di committenza e c’è la garanzia di rispettare pienamente il cronoprogramma. Anche su progetti di entità più grande (come la ricostruzione della Torre) i tecnici rassicurano che al netto di complessità tecniche, molte volte completamente estranee al Comune e alla parte politico-amministrativa, i ritardi non sono drammatici. La trasformazione urbana di Benevento e la sua rigenerazione nei suoi punti vitali, ideata e concretizzata dal sindaco Mastella e dalla sua squadra, è già in atto e già in molti punti avvenuta e sarà portata a conclusione nonostante qualche gufo appollaiato sui rami”, conclude il vicesindaco.