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Torna a parlare, dopo mesi di silenzio e per oltre un’ora, Umberto Del Basso De Caro. Conferenza stampa dall’hotel il Molino per il deputato del Partito Democratico che si riprende la scena a pochi giorni dall’esito del ballottaggio. “La mia parte, come sempre, l’ho fatta, anche se seduto in ultima fila per evitare strumentalizzazioni che pure, comunque, non sono mancate”.

Ma non sono qui a parlare delle elezioni, sarebbe un esercizio inutile. Sono qui per discutere del futuro, di quello che attende gli eletti al Consiglio Comunale, il nostro portabandiera Luigi Diego Perifano e il Pd” – chiarisce De Caro che un passaggio sul risultato del ballottaggio, comunque, lo fa: “Benevento ha vissuto una battaglia difficilissima, non lo dico io che pure l’ho fatta in prima persona ma lo affermano i numeri. Luigi è riuscito nel secondo turno a rimettere in discussione una partita che al primo turno era quasi finita. Il voto d’opinione c’è stato anche se non sufficiente a vincere. Ma Benevento è così: bisogna accontentarsi di timidi approcci al cambiamento, non siamo Città da rivoluzione”.

E una rivoluzione serviva, spiega l’esponente Dem. “Abbiamo lottato contro tutti i poteri, nessuno escluso: comunali, provinciali e regionali”.

L’affondo più atteso, però, quello riguardante il protagonismo in campagna elettorale di Vincenzo De Luca non arriva. E non arriva per un motivo ben preciso: “Il tema non è più il rapporto tra i vertici della Regione e il Pd sannita ma quello tra la Regione e il Pd nazionale. Parliamoci chiaro, per Letta sarebbe stato facile non venire a Benevento, accampare una scusa per i tanti impegni dovuti alle sfide di Torino e Roma. E invece ha voluto esserci. Perché? Per una scelta politica precisa, per ribadire che il Pd è un soggetto autonomo, autorevole e non caudatario di nessuno”.

 “Ma se ho convocato questo incontro – riprende De Caro – è per parlare di futuro. Il nostro torto, in questi anni, è stata la mancanza di opposizione. Ora la faremo. Non ci limiteremo ad alzare il braccio contro ma presenteremo proposte e indirizzi. Gli argomenti ci sono tutti, i nodi verranno al pettine”.

Dissesto, Pnrr e trasporti i temi trattati da Del Basso De Caro: “Non possiamo accontentarci di vedere sfrecciare i treni a 300 km/h. Occorre organizzare attorno all’Alta Capacità e al raddoppio della Telesina un insediamento imprenditoriale. Una piattaforma logistica? Sì, ma è una cosa che non troveremo nel Pnrr perché spetta agli imprenditori l’iniziativa”. E ancora verde e tenuta dei fiumi, igiene pubblica le questioni affrontate dal parlamentare piddino. “Siamo una forza con cultura di governo, la nostra sarà un’opposizione programmatica”.

Quindi un passaggio sugli alleati, quelli arrivati al ballottaggio e quelli che si sperava arrivassero prima: “Moretti è stato nostro alleato nella seconda parte della campagna elettorale e io penso che quest’alleanza non vada dispersa ma mantenuta e rafforzata attraverso una comune impostazione nella vita del Consiglio Comunale di Benevento. E vale anche per il Movimento Cinque Stelle, nonostante la delusione patita per la decisione di non partecipare alla competizione elettorale giunta dopo che era stata annunciata la condivisione del programma prima e del candidato Luigi Diego Perifano dopo. Ma il nostro compito, ora, non è piangere per le occasioni mancate ma guardare avanti. Ci credo e la disponibilità a dare una mano, da parte mia, c’è. Sempre muovendomi dall’ultima fila e senza disturbare nessuno. E con una certezza: il potere senza idee si logora presto e collassa rapidamente”.

Lapidario, il deputato Dem, sulle contrapposizioni che hanno animato il dibattito interno al partito nei mesi precedenti l’appuntamento elettorali: “Le lacerazioni? Visti i risultati, le auguro a tutti gli altri partiti. Siamo arrivati primi. E così era accaduto pure alle scorse regionali con il Pd primo partito del Sannio nonostante i tanti candidati d’area nelle civiche. Abbiamo stravinto perdendo? Sì, è così, e lo rivendico perché abbiamo corso in salita e con il vento contro. E chi lo nega, nega l’esistenza del sole”.

In sala, ad ascoltare, c’è anche Luigi Diego Perifano. E’ a lui che De Caro manifesta il grazie più sentito: “Il migliore candidato possibile. E’ stato semplicemente straordinario. Ha un limite? Per qualcuno forse sì, quello di essere una persona perbene e seria. Ma grazie a lui abbiamo aperto una breccia. E a volte una breccia è sufficiente a far crollare un muro”.