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Benevento – È la voce dello Stadio Maradona, colui che carica il pubblico, che trascina le ultime sillabe dei nomi dei giocatori, il gran cerimoniere al momento del riscaldamento, della lettura delle formazioni a squarciagola, delle esultanze per ogni gol segnato dagli azzurri. Quello che, quando il tifo tace e l’emozione sale, accende il microfono dello stadio e parla al popolo napoletano: Daniele Bellini, in arte Decibel, racconta ad Anteprima24 – in occasione di un evento presso la Tenuta La Fortezza di Torrecuso – la sua carriera, le sue passioni e alcune curiosità sul suo rapporto con la squadra partenopea. “E’ una passione nata tra i banchi di scuola, volevo fare il Dj quando ero ragazzino e ho cominciato a collaborare con delle piccole radio del mio quartiere, poi ho lavorato in tantissimi villaggi e da lì, passo dopo passo, sono riuscito ad arrivare fino a dove sono oggi”. 

Talento poliedrico, Decibel quando gli azzurri non scendono in campo lavora in radio e si divide tra musica ed eventi privati: “Devo dire che la costanza mi ha premiato. Ai giovani che vogliono intraprendere questa carriera dico di crederci, di puntare il navigatore e andare dritti verso la propria strada. Ad un certo punto della propria vita bisogna avere le idee chiare e sapere cosa si vuole e cosa non si vuole diventare”. 

Quanto il calore del pubblico influenza le sue performance? 

“Tantissimo. Fortunatamente i tifosi del Napoli sono tra i più caldi del mondo e quindi mi rendono sempre felice. Per quanto riguarda le mie performance da Dj in giro per l’Italia, quando hai un bel pubblico è sicuramente meglio, però ormai con l’esperienza si riesce ad andare sempre avanti”. 

Non solo speaker del Napoli ma in primis tifoso. E i calciatori? Che rapporto ha con loro? 

“Non credo si possa fare questo lavoro tifando un’altra squadra. Sono nato negli anni d’oro di Maradona, quando lui è arrivato a Napoli io avevo pochi anni. Sono stati anni meravigliosi, fantastici. Maradona rimarrà per sempre nel cuore di tutti gli azzurri. Credo che per uno come me, nato a Napoli e tifosi degli azzurri, sia una delle cose più belle che possano succedere”. L’intervista completa nel servizio video.