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Napoli – A Napoli, ormai da tempo, c’è una parte importante del tifo in perenne disaccordo con le scelte e le decisioni di Aurelio De Laurentiis. La politica societaria del presidente azzurro è un tema che negli anni è divenuto oggetto di discussione del tifo napoletano, diviso in pro e contro. In molti chiedono al presidente maggiori investimenti e maggiore chiarezza ma c’è anche chi gli riconosce di aver riportato la squadra nuovamente al vertice del calcio italiano ed europeo. C’e chi lo considera un presidente esemplare, apprezzandone il grande lavoro svolto e gli dedica un’associazione. A Solopaca i supporter hanno infatti fondato il “Club Napoli De Laurentiis” ed è stato proprio il patron azzurro, oggi pomeriggio, a inaugurare il circolo del comune telesino, aperto in via Malgieri 2. Il taglio del nastro è avvenuto alle 15:30 alla presenza del sindaco Pompilio Forgione, dei sacerdoti del Comune sannita e del presidente Federterme, Costanzo Iannotti Pecci. Il patron azzurro ha avuto la possibilità di incontrare il presidente dell’associazione Claudio Pau, che gli ha donato una pergamena sulla quale il numero uno azzurro ha scritto una dedica del tutto speciale: “Grazie per l’accoglienza che non è solo la classica manfrina partenopea, ma che vedo essere sinceramente sentita e quindi particolarmente coinvolgente!!! Ora calcio e vino in qualche modo ci coinvolgeranno in un sogno vincente sperando che non sia solo una semplice ubriacatura ma una forte amicizia su questo territorio”

Aurelio De Laurentiis si è dopo il taglio del nastro con gli sportivi della zona si è recato al Museo Enogastronomico dove si è intrattenuto con platea e giornalisti. Di seguito alcuni dei temi affrontati: 

Ancelotti – ”Ancelotti ha un contratto triennale e stiamo lavorando per portarlo a sei anni. Mi sento tranquillo. Non c’è alcuna necessità di correre”. ‘Ancelotti – aggiunge il presidente – è un esempio. Ha vinto dappertutto, con il Milan, il Real Madrid, il Bayern, il Psg e il Chelsea. Mi sono detto che se lo avessi portato a Napoli sicuramente mi avrebbe dato qualcosa in cambio”. ”Ha avuto nove partite per ambientarsi – dice ancora De Laurentiis – e lo ha fatto. La mattina prima della gara con il Liverpool ci siamo sentiti al telefono per parlare della formazione che avrebbe mandato in campo. Lui però ha tagliato corto e mi ha detto che la sera avremmo vinto. Io – conclude il presidente – ho atteso il gol fino all’ ultimo e poi alla fine è arrivato”.

Amore per il vino – “Siamo uniti non solo dall’amore per il Napoli, ma anche da quello per il vino. Ho 4.350 etichette della cantina di casa, mi tengo sempre aggiornato sugli eventi enologici. Il Sannio è una terra che mi sta molto a cuore perché qui coltivate una realtà straordinaria come quella vitivinicola che sta spopolando in tutto il mondo. Pensate che ora anche in Cina stanno diventando amanti del vino. Cerchiamo di dare spazio al biodinamico e al biologico; cerchiamo di combinare il cibo e il vino in modo che siano entrambi di aiuto alla salute e non nemici”. 

Cinema – “Se ho mai pensato di fare un film in questa zona? Il Cinema in Italia non è mai stata una risorsa importante. E credo che sia morto il cinema a causa della pirateria. Il cinema in Italia è complicato da fare perché non si riescono a recuperare gli investimenti importanti che si fanno. Con il cinema mi sono divertito molto con film di ogni genere. Sono 16 anni che ho in esclusiva l’amico Carlo Verdone con cui stiamo sperimentando anche un nuovo modo di fare film”.

Calcio Italiano – “Credo che il tifoso si sta adattando a dei cambiamenti veloci e travolgenti. Sempre di più si passa dal tifoso da stadio reale al tifoso da stadio virtuale. Noi abbiamo fatto fare un’indagine internazionale e abbiamo scoperto che i tifosi napoletani nel mondo sono 40 milioni di persone, un numero ben diverso dai 50mila del San Paolo. Dobbiamo occuparci sia degli uni che degli altri. Purtroppo lo stato non ha investito nel calcio in Italia sia per le regole che per gli stadi. La Tatcher in Inghilterra bloccò il mondo del calcio e da lì cambiarono le cose. Il calcio inglese in questi anni è stato il più venduto al mondo, il più visto al mondo. Quelle regole non lo hanno limitato, ma lo hanno reso migliore”. 

Stadio e Universiadi – “Qualcosa per il San Paolo cambierà in vista delle Universiadi. Saranno rifatti gli spogliatoi, cambiati i sediolini e verranno sistemati i bagni. Se il Comune vorrà affidarlo al Napoli per i prossimi 100 anni, quando io nemmeno ci sarò più, oppure fare un’altra convenzione è tutto da vedere. I contatti proseguono”. 

Mercato e campionato – “Devo incontrare Preziosi, abbiamo già parlato di Piatek ma io non ho intenzione di partecipare ad aste. E poi è tutto da vedere se con il Napoli renderebbe allo stesso modo. Ci sono sempre più aspettative sul Napoli e sul fatto che debba puntare allo Scudetto, ma anche ben figurare in Europa è molto importante. Questo è un dettaglio che a quanto pare sfugge a chi fa i calendari e alla federazione, visto che dopo una gara di coppa i giocatori sono stanchi. La strada per i sogni è comunque molto lunga, prima di giocare con il Liverpool ho parlato con Ancelotti e lui mi ha detto che avremmo vinto. Nel finale ero molto perplesso, poi è arrivata la vittoria ed è stato uno sballo”.