- Pubblicità -
Tempo di lettura: 2 minuti

Dopo il voto a Napoli qualcosa cambierà”. Questo il leitmotiv interpretato dai mastelliani durante la campagna elettorale. Ancora più esplicito, alla vigilia del voto, lo stesso sindaco di Benevento: “Il 26 settembre sarà l’alba di un nuovo giorno in Regione” – dichiarava in un’intervista rilasciata a ‘Il Mattino’.

Chiuse le urne, acquisito il risultato, si aspetta il sorgere del sole. L’attesa, però, non è vissuta in un clima da redde rationem, non saranno i veleni elettorali da espellere a farla da padrona. Magari i rapporti non saranno più quelli di una volta, le dinamiche politiche staranno mutando, anche quelle interne al Pd sannita ma l’alleanza De Luca-Mastella proseguirà, per volontà di entrambe le parti.

Questa almeno la sensazione, pure alla luce della parole pronunciate ieri dall’inquilino di palazzo Mosti: “L’avversario è il centrodestra”. Da capire, piuttosto, su quali basi si poggerà il nuovo patto. Questione di interpreti, certo, ma anche di spartiti perché su alcune tematiche – sanità, politiche sociali, trasporti – Noi di Centro chiede chiarezza e discontinuità.

Quanto agli esecutori, invece, il dado è tratto: per Noi di Centro l’esperienza in giunta di Felice Casucci può dirsi terminata. Il messaggio – assicurano i beneinformati – sarebbe stato già recapitato al governatore e ovviamente non sono in discussione competenze e capacità dell’assessore. Il tema è politico. Il voto del 25 settembre ha esplicitato la necessità di un cambio di passo anche a palazzo Santa Lucia. L’uomo solo al comando ha assicurato la vittoria schiacciante del 2020, in piena emergenza Covid. Oggi non basta più. La svolta passa da una giunta più forte: la politica deve essere protagonista dell’esecutivo perché l’azione dei tecnici fa fatica a interfacciarsi con i territori. La pensano così Mastella e i suoi, convinti di essere in buona – ed ampia- compagnia. Probabilmente è in questo ragionamento che ha trovato radici l’indiscrezione, cominciata a circolare con insistenza nei giorni scorsi, che vorrebbe proprio Sandra Lonardo in giunta. Presto per parlarne. Non è da escludere un faccia a faccia a breve tra il sindaco di Benevento e il presidente della Regione ma la pratica rimpasto entrerà nel vivo soltanto a fine ottobre o comunque non prima della chiusura a Roma della partita dei gruppi parlamentari e della nascita del governo Meloni.

Bisogna quindi pazientare ancora. Probabilmente, però, quel motivetto da cui siamo partiti non cadrà nel dimenticatoio come i soliti tormentoni estivi: sì, qualcosa cambierà.