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“Le invettive, il paternalismo e la caccia all’untore di De Luca non sono più tollerabili”. E’ il passaggio più duro che Antonella Pepe, coordinatrice della segreteria provinciale del Pd Sannita, destina al Presidente della Regione Campania.

Nel commentare la diretta facebook del governatore, la dirigente ‘democrat’, – candidata Pd alle scorse elezioni regionali – pur riconoscendo lo sforzo compiuto nei mesi scorsi da De Luca non esita a censurarne le uscite più recenti.

Una presa di posizione netta che, evidentemente, alimenterà nuove polemiche all’interno dell’universo democrat beneventano già segnato dal duro scontro vissuto nell’ultima campagna elettorale. Di seguito, il messaggio integrale di Antonella Pepe:

“Ho seguito la diretta del Presidente Vincenzo De Luca. L’ennesima senza la possibilità di un contradditorio, senza la presenza dei giornalisti. Insomma, l’ennesimo monologo e sempre meno divertente. Minacce, insulti, nessuna parola di comprensione della tragedia che si sta consumando.

Ho sostenuto Vincenzo De Luca candidandomi al consiglio regionale nelle fila del Partito Democratico

L’ho sostenuto convintamente e continuo a sostenerlo per la forza, la dedizione e l’azione messa in campo in Regione Campania per fronteggiare la diffusione del #virus. Ha dovuto far fronte a ritardi atavici della nostra sanità, in meno di un mese ha prodotto il più grande e massiccio pacchetto di aiuti economici per scongiurare la catastrofe sociale, non hai mai abbassato la guardia anche quando tutto sembrava ormai dietro le nostre spalle.
Si è fatto poco, si è fatto tanto, si è fatto il possibile in una situazione drammatica già prima che il virus travolgesse le nostre vite. E’ chiaro che quanto fatto non è bastato e non basta a scongiurare un’ulteriore possibile tragedia e fa bene il presidente De Luca a tenere alta l’attenzione e prendere le decisioni che ritiene più giuste sulla base dell’andamento epidemiologico.
Ma ciò che è andato in scena questo pomeriggio non è più tollerabile. Non sono più tollerabili le invettive, il paternalismo, la caccia all’untore. Non è tollerabile ascoltare quelle parole utilizzate contro una madre, contro una donna che come tutte le donne italiane sta pagando più di tutti il prezzo della crisi. Non è tollerabile scaricare in teatrino il dramma sociale e psicologico dei bambini e degli adolescenti che non possono andare a scuola, perdendo spazi fondamentali di socialità e di crescita. E non è tollerabile lo scontro istituzionale.
In questo dramma collettivo servono parole diverse e c’entra ben poco la comunicazione. Abbiamo tutti bisogno di sentirci sicuri, meno soli e compresi.
Molto di quello che saremo domani passerà dalle parole che usiamo per raccontiamo questi giorni. Non sprechiamole.
Ed intanto buon lavoro Presidente, io e tanti altri ci siamo.
Insieme possiamo farcela”.