- Pubblicità -
Tempo di lettura: 3 minuti

Benevento – Riceviamo e pubblichiamo la nota della senatrice Sabrina Ricciardi sulla questione depuratore.

Il teorema di Mastella sulla vicenda depuratore è davvero singolare. Le scusanti che adduce sono goffe e sconclusionate, i suoi attacchi al Movimento Cinque Stelle frutto di una reazione impulsiva e infantile. Pur essendo stato due volte Ministro della Repubblica, due volte Sottosegretario di Stato, vice-presidente della Camera dei Deputati, parlamentare italiano per 32 anni di fila (dal 1976 al 2008), parlamentare europeo per altri cinque anni (2009-2014), sostiene di non essere mai potuto intervenire per il depuratore cittadino “perché a Benevento hanno governato per 10 anni il centro-destra (Viespoli-D’Alessandro) e per 10 anni il centrosinistra (Fausto Pepe)”. Come se Pepe nel 2006 non fosse stato scelto da lui, come se non fosse il capogruppo uscente del suo partito al momento dell’investitura, come se non ci fossero state le sue liste a sostenerlo e lui a benedirne la candidatura. Le sue sono affermazioni che fanno rabbrividire: lascia intendere che si è disinteressato della città di Benevento soltanto perché l’Amministrazione cittadina gli era ostile prima e dopo. In pratica, Mastella si giustifica facendo capire che lui era di centro-sinistra quando in città governava il centro-destra e di centro-destra quando governava il centro-sinistra. Ma che modo di approcciare ai problemi è mai questo? Parla come uno che non c’entra nulla con quello che è accaduto in città negli ultimi 25 anni, perché era a Roma a ricoprire “ben altri ruoli”. Gli stessi ruoli che adesso ricoprono esponenti Cinque Stelle a cui lui chiede di reperire i finanziamenti per il depuratore. Deputato, senatore, ministro, sottosegretario per 20 anni non poteva far nulla perché a guidare la città c’erano suoi antagonisti. Adesso che il Sindaco è lui però, in forza a chissà quale doppia morale (tanto per usare un termine che gli è caro), pretende tutto e subito da un governo che non perde occasione di attaccare, sconfessare e delegittimare. Per fortuna la nostra visione della politica è diversa dalla sua e siamo lontani anni luce da egocentrismo e qualunquismo. Preferiamo agire da membri di una comunità, e adoperare il confronto e la discussione. Il Ministro Costa ha già fatto quel che doveva ed è stato oltremodo chiaro nel prendere l’impegno: Mastella tirasse fuori il progetto invece di piagnucolare e minacciare lo sciopero della fame, a quel punto noi parlamentari saremmo ben lieti di scomodare il Ministro. Costa gli ha fatto capire che in assenza di atti concreti e una programmazione ben definita non può intervenire. Perché Mastella non ha fatto le stesse piazzate con i suoi colleghi Ministri dell’Ambiente tutte le volte che è stato al governo nell’ultimo ventennio?