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Scrive Rosetta De Stasio, consigliere comunale di ‘Prima Benevento’: “La politica non è fatta solo di “grandi interventi” o di “grandi progetti”, ma quando si sceglie di fare politica nell’interesse della città, questa è fatta anche di interventi sulla quotidianità, sui tanti problemi da tempo irrisolti che pesano sui cittadini.

In tale ottica mi sto attivando per la costituzione di un gruppo di lavoro che mi fornisca le notizie necessarie alla mia attività di consigliere comunale, mi segnali i problemi della città, e mi rappresenti le esigenze quotidiane della popolazione.

Potrebbe apparire una cosa banale, ma dimostrare ai cittadini il proprio interesse per loro, impegnarsi per denunziare e sollecitare la risoluzione dei loro problemi quotidiani, dedicare parte del proprio tempo alla città, verificare le possibilità di superamento dei troppi ostacoli burocratici, è per me l’essenza autentica del fare politica.

Problemi come il sistematico allagamento dei vani cantinati dei fabbricati di proprietà IACP in piazza Mazzeo, la frana in via Manenti (contrada Pino) verificatasi da circa un anno, la richiesta di provvedimenti perché vengano restituite ai cittadini le somme pagate alla GE.SE.SA. per un servizio mai reso (depuratore e smaltimento rifiuti liquidi), la necessità di predisporre ulteriori attraversamenti pedonali in città e provvedere alla manutenzione per rendere visibili ed idonei quelli esistenti, la richiesta di provvedimenti per la cura, la manutenzione e l’incremento del verde cittadino, la irregolarità della transazione che avrebbe dovuto finalmente definire l’annoso problema degli appartamenti in via Saragat, hanno costituito oggetto di interrogazioni da me presentate agli Assessori competenti. Naturalmente sarà mia cura informare i cittadini sulle risposte che attendo e sui provvedimenti che saranno adottati.

Durante la campagna elettorale ho fatto solo una promessa, che sapevo di poter mantenere: il mio impegno a rappresentare i cittadini e le loro esigenze, ed a denunziare e cercare di risolvere i piccoli grandi problemi della città, ed è del tutto evidente che con la collaborazione di tutti per me sarà più semplice proseguire nel cammino intrapreso.

Una “città a dimensione di futuro” è innanzitutto una città capace di ascoltare le esigenze dei suoi abitanti; una città che vuole crescere non può prescindere dalla gestione corretta e trasparente del suo territorio e delle sue potenzialità; una città solidale non può che appartenere ai cittadini, per i quali deve costituire una casa accogliente e sicura.

L’obiettivo di una politica alternativa è favorire il processo di sviluppo e di crescita della nostra comunità, senza ricorrere ai metodi clientelari ed alla tutela degli interessi privati che fino ad oggi l’hanno privata della sua identità, affossando le grandi potenzialità della nostra città”.