- Pubblicità -
Tempo di lettura: 2 minuti

Benevento – Terza doppietta nelle ultime tre partite. Sette gol in serie A in sei apparizioni. Nonostante la stagione del Benevento sia appesa a un filo sottilissimo, quello che separa i giallorossi dal ritorno in serie B, in casa sannita non mancano i motivi per sorridere. Uno di questi riguarda Cheick Diabaté, l’attaccante che ha conquistato tutti a suon di reti. Arrivato in prestito dall’Osmanlıspor, dopo aver ritrovato una condizione fisica ottimale, il gigante maliano si è imposto in maglia giallorossa proprio come fatto col Bordeaux in Francia. Diabaté ha raccontato a Sky Sport 24 le sensazioni e le emozioni provate in questo periodo trascorso alle dipendenze di Roberto De Zerbi.

Passato – “In Francia ci sono delle persone che mi apprezzano e che mi chiamano “il mostro”, ma potete darmi il soprannome che volete, non c’è problema. Quando ero piccolo il mio idolo era Ronaldo”.

Carattere “Sono una persona in pace con tutti, mi piace considerare tutti come fossero la mia famiglia. Sono timido, ma quando sono in campo mi viene naturale danzare, saltare. A Benevento la gente ama molto il calcio, siccome fanno di tutto per supportarci noi dobbiamo dare tutto per ringraziarli“.

Sassuolo – “Sento la fiducia di compagni e allenatore, contro il Sassuolo De Zerbi voleva sostituirmi ma io avevo così tanta voglia di  giocare ancora. Sapevo che potevo fare ancora di più. Gli ho detto ‘voglio continuare’, lui ha capito e mi ha lasciato in campo. E’ stato molto carino da parte sua, poi ho segnato ed è andata bene. Non è finita qui, i tifosi possono venire a vederci e saranno contenti perché non ho finito di segnare”.

Futuro – “L’anno prossimo vorrei continuare a giocare in Italia, ma non so dove andrò, altrimenti ve lo direi. Al momento la cosa più importante è il Benevento, penso solo a lottare per questa squadra poi si vedrà”.