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Il Presidente della Provincia di Benevento Antonio Di Maria, in riferimento alla osservazioni dell’on.le Pasquale Maglione (leggi qui) circa la complessa gestione del ciclo rifiuti, risponde quanto segue.

«Rilevo il riconoscimento riservato per l’impegno profuso sul versante ambientale, con particolare riferimento alla vicenda di Sassinoro, come dimostrazione di lucida azione amministrativa con efficacia di risultati a tutela del territorio.

La sottolineatura che a Tre Ponti di Montesarchio siano da anni abbancati e sepolti non “ecoballe”, ma volgare rifiuto “tal quale” non incide sull’impegno e sulla profondità di azione a tutela dell’interesse collettivo di evitare danni ambientali quali effetti pregiudizievoli della inerzia ed insensibilità di un sistema territoriale che si segnala, oggi, per una impiantistica disastrata ed inutilizzabile, accompagnata da una struttura societaria decotta e sommersa da milioni di Euro di deficit.

Il tutto in uno scenario di immobilismo silenzioso che continua a rendere sempre più gravoso il ruolo di supplenza che, per responsabilità istituzionale, continua a sostenere la Provincia di Benevento.

Credo che le attenzioni siano da riservare alle ragioni che hanno portato alla crisi di sistema del ciclo rifiuti, dovuto ad un deficit generale e complessivo caratterizzato da un sostanziale disallineamento di applicazione delle norme di settore, quale la legge n. 26 del 2010, istituiva delle Società provinciali in Campania, fino alle azioni di controllo e verifica che accompagnano normalmente le attività dei Soggetti erogatori dei servizi pubblici.

La “passeggiata” tra i siti sarà utile per conoscere fino in fondo fatti ed atti che hanno animato la storia di questo non certo esaltante vicenda e, magari, avviare un’azione convergente di sollecito ai Soggetti protagonisti per disegnare le prospettive future di un servizio estremamente importante e qualificante quale il ciclo integrato dei rifiuti».