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Quando il direttore del Ponte ’98 Pellegrino D’Aloia ha letto sulla nostra testata le forti dichiarazioni del suo ex portiere Massimo Venditti ci è rimasto molto male. Perchè poche ore prima si erano lasciati sicuramente non in maniera fraterna, ma avevano chiarito tutto tra quattro mura. Il Ponte ’98 si era anche messo a disposizione dell’atleta, firmando senza tentennamenti il trasferimento al Real Puglianello, compagine di seconda categoria. 

“Non è stata apprezzata la nostra onestà”. E’ questa la dichiarazione a primo impatto del ds D’Aloia che ha poi analizzato il percorso di Venditti con la maglia del Ponte98. “Non voleva nemmeno tesserarsi, il suo intento era quello di stare in un gruppo di promozione nella squadra del suo paese. Sono stato io a proporre il suo tesseramento, si sarebbe sentito ancora più parte di questo progetto. Era a conoscenza dei propri limiti, dopo una fase complicata per lui causa lavoro, è venuto con noi in panca in qualche occasione e credo sia, in ogni caso, un gesto di grande fiducia nei suoi confronti. Mi dispiace del finale, non c’era bisogno di uscire sui giornali, era tutto chiarito a 4 occhi. Un’uscita fuori luogo, oggettivamente, le cose di una squadra restano nella squadra. Sono contento che abbia trovato una nuova sistemazione, siamo stati disponibili per il trasferimento e auguro a lui le migliori fortune sportive”.