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Benevento – Riceviamo e pubblichiamo la nota stampa del Si.N.A.P.Pe che ha condannato fortemente i disordini dei giorni scorsi presso il carcere di Benevento chiedendo l’immediato intervento del Provveditore. Di seguito il testo:

“Ha fatto il giro della cronaca locale quanto accaduto nei giorni scorsi presso il penitenziario sannita ove alcuni detenuti hanno attuato una clamorosa rimostranza, poi rientrata solo grazie alla capacità persuasive dimostrate dalla polizia penitenziaria.

La protesta ha trovato il proprio focolaio in un detenuto ristretto al reparto media sicurezza, spalleggiato dal figlio (anche lui recluso nel medesimo reparto) e da altri detenuti.

Usando una delle brande come ariete, si sono diretti a tutta forza contro il primo cancello di sbarramento che ha ceduto sotto il vigoroso urto.

A fermare la “corsa” è stato invece il secondo cancello posto a presidio del quarto piano. A commentare l’accaduto è Fernando Mastrocinque, coordinatore nazionale Si.N.A.P.Pe che chiarisce: “il reparto media sicurezza giova di un regime aperto, voluto dall’attuale legislazione penitenziaria. È evidente che fra le concause dell’evento critico si debba annoverare la possibilità di muoversi liberamente all’interno del reparto. Una situazione, questa, che mette in luce senza necessità di ulteriori argomentazioni, i limiti di una tale filosofia penitenziaria”.

“Abbiamo notizia –  prosegue il sindacalista –  che il reparto sia ritornato ad essere (almeno per il momento) a regime chiuso e che il “capobastone” sia stato posto in isolamento, in attesa della definizione del procedimento disciplinare! Tuttavia questo è insufficiente  a rispondere alle esigenze di sicurezza dei poliziotti penitenziario beneventani. A ciò si aggiunga il “teatro operativo” ove il disordine è avvenuto, il quarto piano, un posto di servizio in assoluta sofferenza e ove allo stato attuale prestano servizio meno della metà delle unità che colà erano impiegate nel recente passato. Un reparto che oltre alla media sicurezza ospita anche i detenuti psichiatrici”.

Le difficoltà operative sono evidenti e si fatica a registrare provvedimenti incisivi dell’Amministrazione tesi a migliorare le condizioni di lavoro del personale. E’ per questo motivo che il Si.N.A.P.Pe, nel cercare di dare il giusto risalto all’evento occorso, che è stato per altro oggetto di minimizzazione da parte della stessa Amministrazione, invita il Provveditore Regionale a convocare un incontro con le Organizzazioni Sindacali per fare un punto sulle criticità dell’istituto della bassa Campania”.