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Dissesto finanziario, i miasmi a Ponte Valentino, i gettoni di presenza per i componenti le commissioni consiliari: argomenti scottanti, anzi bollenti nel Consiglio Comunale a Palazzo Mosti svoltosi questa mattina.

E’ stata una lunga seduta quella dell’assise cittadina odierna al termine della quale è ermerso il dato politico-economico più importante: forse entro la fine di quest’anno potrebbe esserci l’uscita dal dissesto finanziario che travagli da anni il Bilancio comunale. Almeno è quello l’auspicio dell’Assessore Maria Carmela  Serluca e, naturalmente, si vedrà tra qualche mese se ci avrà visto giusto. Nel corso della seduta si è anche dipanata la forte difesa d’ufficio svolta dall’assessore all’Ambiente Alessandro Rosa sul caso miasmi, sul quale tuttavia è in corso un’indagine della Procura della Repubblica.

Il Consiglio Comunale si è aperto con 25 consiglieri  presenti. E’ stato  trattato l’atto di indirizzo per regolare in via transitoria le occupazioni di suolo pubblico da parte degli esercizi commerciali. Il presidente della Commissione Attività Produttive Alboino Greco ha sottolineato: “Proponiamo una linea regolamentare più duttile. Vogliamo salvaguardare le zone del centro storico dando uniformità per una ripresa delle attività commerciali”. L’assessore Luigi Ambrosone ha voluto focalizzare l’attenzione sulle  condizioni di decoro: “E’ quello che auspichiamo tutti. Questo atto non modifica il regolamento, ma crea condizioni di uniformità“.

Il sindaco Clemente Mastella ha evidenziato come la Polizia Municipale dovrà monitorare soprattutto le  questioni sanitarie ma anche quella legate all’aspetto di natura di  attività turistica. L’atto di indirizzo è passato all’unanimità.

E’ stato quindi approvato le  modifiche e integrazioni al Regolamento del Consiglio Comunale di Benevento anch’esso a voti unanimi con 30 consiglieri presenti. Ma i consiglieri comunali Antonio Picariello e Rosetta Di Stasio hanno pesatamente attaccato la questione sollevata da  un inchiesta del  Fatto Quotidiano. Si è quindi discusso  dell’istituzione del Garante della persona diversamente abile e l’approvazione Regolamento Comunale. L’assessore Carmen Coppola ha sottolineato come la Commissione abbia studiato misure atte a garantire e favorire ma soprattutto vigilare le persone diversamente abili: “E’ un passo di civiltà verso i più fragili”.

Il presidente della Commissione Servizi Sociali Rosario Guerra ha detto: “E’ una risorsa quella delle persone disabili che deve essere integrato con il resto della collettività. Bisogna creare delle condizioni nuove. Ora serve un’opera di monitoraggio”.

Si sono quindi approvati due riconoscimenti di debiti fuori bilancio. Ma la consigliera di Civico 22 Giovanna Megna ha attaccato: “Sono anni che trattiamo questi debiti fuori bilancio. Credo sia uno spreco per il nostro ente che è in dissesto”.

Ha quindi preso la parola Francesco Farese del Gruppo Misto che ha ricordato in maniera polemica come solo qualche mese fa fu effettuato un atto di indirizzo per tentare di risolvere su questo annoso problema e arrivare ad una soluzione: “Occorre intervenire questa tematica dei debiti fuori bilancio che sottraggono risorse a tutta la collettività”. La consigliera di Prima Benevento Rosetta De Stasio ha rivendicato l’idea di istituire una commissione speciale d’indagine per un controllo di attività indagine proprio per produzione debiti fuori bilancio.

Si è quindi discusso del dissesto finanziario. La relazione svolta dall’assessore Serluca evidenzia che il rosso nei conti sembra avere le ore contate, ma non ci sono date né parametri temporali per cui è impossibile indicare quando il Comune uscirà definitivamente fuori dalla situazione debitoria. Serluca ha risposto alla interrogazione iscritta all’Ordine del giorno ricordando la situazione pregressa ovvero le conflittualità tra l’Amministrazione eletta e la presidenza dell’Organismo preposto al risanamento del conto (Osl). “Non è mai sbocciato l’amore”, ha detto l’assessore, “ma la nostra collaborazione è stata massima”.

Non la pensava in questo modo Ricciardi, presidente Osl, autore di una reprimenda al calor bianco nell’atto del commiato tre anni fa. In quella relazione Ricciardi mosse accuse pesantissime al Comune reo, a suo avviso, non solo di avere prestato poca attenzione al lavoro dell’Osl, ma addirittura di avere remato contro. Da lì l’arrivo delle super ispettrici Cirillo e Vitale e la loro ispezione sui conti di cui però non si è avuta più traccia. Da allora, tuttavia, la collaborazione tra Comune e Nuovo Osl è stata massima e il lavoro congiunto dovrebbe condurre all’uscita dal tunnel del dissesto dopo quasi otto anni.

L’assessore Serluca ha effettuato una cronistoria del dissesto dal 2017. Poi ha spiegato: “Finalmente siamo entrati nel vivo della liquidazione creditori. E’ stato effettuato tutto il lavoro necessario, hanno prima deliberato i primi 50 creditori. Incominceremo a pagare questa trance. Lavoriamo su questa strada. C’è sintonia sulla commissione e procediamo in maniera spedita”.

La capogruppo del Pd Floriana Fioretti ha attaccato: “Siamo a 7 anni dalla dichiarazione di dissesto e ancora non c’è nessuna certezza. L’amministrazione comunale ha dichiarato il dissesto finanziario nel 2017, siamo nel 2024 e ancora si brancola nel buio. Penso ai creditori, alle imprese e ai professionisti che in questi anni hanno atteso, e attendono a tutt’oggi di ricevere quanto dovuto, in una condizione già estremamente complicata sull’economia cittadina. La costante attività di monitoraggio e controllo condotta dapprima con le numerosissime richieste di accesso agli atti agli uffici competenti e poi con l’invio di un esposto alle autorità di controllo, ha fornito un quadro più completo della situazione economico-contabile del Comune di Benevento, che trova riscontro nelle irregolarità evidenziate dalle ispettrici della Ragioneria Generale dello Stato”.

Molti i dubbi per la Fioretti: “Il tardivo trasferimento da parte del Comune della liquidità di spettanza dell’Osl, con conseguenti ritardi nella procedura di liquidazione dei creditori ammessi alla massa passiva. Per quanto riguarda i rapporti tra Comune e Osl, purtroppo, come si era intuito, qualcosa non ha funzionato, con conseguenti dimissioni dell’ex Presidente dell’Osl. Il Comune aveva l’obbligo di mettere l’Osl nelle condizioni di operare. Così non è stato. L’Osl, inoltre, evidenziava una serie di criticità rilevate nel corso delle proprie attività riguardanti l’ammissione alla massa passiva delle istanze di insinuazione presentate dai creditori; gli accertamenti sui residui attivi; le maggiori entrate tributarie derivanti da nuovi accertamenti; l’alienazione del patrimonio disponibile e sul fondo anticipazione di liquidità”.

E’ toccato poi a Farese che si è soffermato sulla rottamazione dei debiti: “Fu una scelta scelta coraggiosa e spero abbia dato i giusti riscontri positivi”. Infine ha attaccato un aspetto non marginale di tutta la questione: “Ritengo un pugno allo stomaco e davvero stridente che questa procedura per il dissesto sia costata 750 mila euro”.

La Serluca ha chiarito come il Covid abbia rallentato l’attività amministrativa e tecnica ed anche quella deltutto anche l’Osl. Poi l’affondo: “La precedente Commissione Osl era molto latitante. Ora  c’è una presenza maggiore”.

Sulla rottamazione, l’assessore ha chiarato che si sono contati sull’argomento ben 1.000 atti. Poi ha concluso: “Le tasse erano già alte anche prima del dissesto”.

Terminato l’argomento del dissesto ha preso la parola, l’assessore Alessandro Rosa sul caso miasmi rendendo nota la sua relazione che si avvia da maggio 2023: “Noi non siamo organi di controllo ma abbiamo sollecitato tutte le Forze dell’Ordine per intervenire e capire la genesi dei miasmi. Non posso accettare offese gratuite e illazioni che rispedisco ai mittenti. Siamo stati una casa di vetro e gli atti sono pubblici. Non ci siamo girati dall’altra parte, abbiamo fatto tutto quello  che si poteva fare. Dovevamo rispondere alla città. In un agglomerato industriale ci a sono aziende che hanno un’autorizzazione ambientale. Abbiamo chiesto a tutte le aziende di utilizzare tutto ciò che la tecnologia permette per abbattere i miasmi e evitare queste problematiche”. Poi ha concluso: “Abbiamo preso di petto il problema. Non abbiamo aspettato nessuno. Abbiamo fatto tutto il possibile che potevamo fare”.

Giovanna Megna di Civico 22 ha attaccato: “Già nel 2022 venne fatta visita ispettiva dell’Arpac e prima diffida nei confronti della Sanav (l’Azienda ritenuta responsabile della diffusione in atmosfera dei miasmi, NdR) per tutta una serie di omissioni. Gravissime inottemperanza e dell’Azienda”. 
Per Marcello Palladino consigliere di  maggioranza Noi Campani ha esortato l’assessore e la Giunta a continuare vigilare e monitorare.