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Benevento – Lo stato di dissesto finanziario del Comune di Benevento è stato esaminato e discusso, questo pomeriggio, da alcuni consiglieri con l’Organismo di Liquidazione straordinario presieduto da Franco Ricciardi che ha il compito di procedere a riportare in ordine i conti pubblici.

La riunione, che si è svolta a Palazzo Mosti, ha visto la partecipazione di alcuni consiglieri di maggioranza e opposizione e non si è conclusa con l’individuazione di un scadenza temporale di tutta la procedura. Infatti è emerso che, a tre anni circa dall’insediamento, l’Osl ha concluso l’istruttoria di sole 200 pratiche di richiesta di pagamento di crediti insoluti da parte del Comune: e se è vero che sono quasi stati ultimate altre 400 istruttorie, rimangono da esaminare almeno altre 1.400 pratiche.

Questa la forte denuncia di Vincenzo Sguera consigliere di maggioranza. Dunque, non si intravede una fine precisa per questo articolato lavoro. Poi c’è tutto il capitolo delle alienazioni degli immobili del patrimonio comunale. Infatti l’Osl ha lamentato una certa riottosità della macchina amministrativa comunale a cooperare: infatti l’incarto dei beni patrimoniali immobiliari potenzialmente oggetto di vendita per fare cassa è giunto ai liquidatori solo in questi giorni dopo una attesa di quasi tre anni.

Insomma, anche su questo fronte non si riesce a fare un quadro temporale di ultimazione delle procedura di messa sul mercato del patrimonio immobiliare ma almeno c’è stata la massima disponibilità a dare tutti i chiarimenti ai consiglieri. Per la maggioranza presente Vincenzo Sguera che ha sottolineato tutta la sua preoccupazione: “Siamo in forte ritardo per chiudere questa fase del dissesto e iniziare a pagare i tanti cittadini che devono riscuotere dal Comune”.

Per l’opposizione è intervenuto Italo Di Dio rimarcando il palese il ritardo da parte della macchina del Comune nel consegnare tutte le carte. Perplessità, inoltre, per il consigliere d’opposizione sulla questione tributi e in particolare sulle autorizzazioni Soget e Andreani:  “Dopo quasi tre anni non riusciamo a capire di quanto il Comune sia fallito. I numeri sono ballerini. Quanto è stato pagato per nome e per conto dell’Osl  non coincide con gli atti amministrativi prodotti dalla giunta Mastella” .