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Benevento – Convegno organizzato da #Avanti Donne all’Unisannio il 18 maggio contro la violenza di genere. #Avanti Donne ha promosso il convegno “La Violenza di Genere fa vittime come le mafie. Femminicidio Formicola per non dimenticare”, presso la Sala Ciardello dell’Università del Sannio DEMM

Grande la partecipazione territoriale e l’attenzione suscitata da #Avanti Donne, testimoniata anche da un parterre d’eccezione.

Il Prof. Giuseppe Marotta, Direttore Dipartimento DEMM, ha aperto i lavori sottolineando l’importanza di affrontare il tema del femminicidio anche sul piano culturale.

Libera Cesino, legale dei Formicola, sottolineando il valore dell’evento per conservare la memoria di Stefania, ha illustrato la necessità, per le donne, di avere un punto di riferimento a cui rivolgersi, l’esigenza di tutelare tutto il sistema familiare e rieducare gli uomini, meno sensibili al tema del femminicidio e ha esposto che la Regione Campania è stata la prima ad accettare un disegno di legge da lei promosso per l’assistenza agli orfani di femminicidio.

La testimonianza di Adriana Esposito, madre di Stefania Formicola, è stata un appello al rispetto, ingrediente fondamentale nei rapporti.

«Il femminicidio oggi è una brutta malattia ma l’antidoto siamo noi» ha affermato la donna, invitando a denunciare le violenze e a rivolgersi a centri d’ascolto.

Vittoria Principe, fondatrice di #Avanti Donne e moderatrice dell’evento, ha caldeggiato nuove politiche sociali, calibrate sulle esigenze dei territori, strumenti nelle mani delle amministratrici per diffondere la cultura del rispetto. Principe ha sottolineato che l’esempio del caso di Stefania deve concorrere a diffondere una cultura di prevenzione.

La Dott.ssa Domenica Marianna Lomazzo, Consigliere di Parità Regione Campania, ringraziando #Avanti Donne per l’impegno costante sul territorio e su tematiche di forte impatto, ha affermato che tante sono le iniziative per le donne, tra cui il Piano Nazionale di Contrasto alla Violenza, che prevede pena certa per femminicidi, e uno di formazione per le Forze Armate, primo interlocutore delle donne che vogliono denunciare una violenza, un accordo con i mezzi di comunicazione e di informazione per contrastare gli stereotipi di genere e un’attività significativa delle reti d’ascolto, perché «insieme, si rende la società più democratica».

Ester Fedullo, vice prefetto vicario, ha segnalato la nuova linea ospedaliera, che indirizza le vittime di violenza verso strutture mirate.

Amalia Sorrentino, Primo Dirigente Unità Anti Crimine Questura di Benevento, ha sostenuto l’importanza della rete, che permette una velocità di intervento, necessaria per reati violenti.

Il Comandante Provinciale dei Carabinieri Alessandro Puel ha illustrato l’esistenza della Sezione Crimini Violenti del RaCIS e ha evidenziato una maggiore capillarizzazione delle stazioni dei Carabinieri sul territorio per intercettare segnali di criticità. Necessario risulta, tuttavia, insegnare alla componente maschile il valore del fallimento, perché gli uomini oggi non posseggono più gli ingredienti per metabolizzare i fallimenti nei vari settori.

«Una comunità che pensa ai bambini, pensa al futuro del proprio contesto» ha rilevato, infine, Vittoria Principe, presentando il Dott. Giuseppe Scialla, Garante per l’Infanzia Regione Campania che, rivendicando la responsabilità che ognuno di noi ha di essere agente di cambiamento della propria società, ha posto l’attenzione sulla prevenzione pedagogica della violenza di genere, perché «la società cresce – ha concluso il Dott. Scialla – con l’accrescimento del nostro stato culturale».