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È stato convalidato l’arresto eseguito lo scorso 28 luglio nei confronti di Giuseppe L., 31enne residente a Sant’Agata de’ Goti, trovato in possesso nella propria abitazione di oltre 100 grammi di hashish e più di 8 grammi di cocaina, già suddivisi in decine di dosi pronte per la vendita, nonché di una somma complessiva di 23.055 euro in contanti e di un bilancino di precisione. 

L’operazione è stata condotta dal Nucleo PEF della Guardia di Finanza di Benevento, che ha sorpreso l’uomo in stato di flagranza presso la sua abitazione. L’ingente quantitativo di droga era custodito in una stanza chiusa a chiave, aperta solo all’arrivo dei militari mediante una chiave in possesso dell’indagato. All’interno, oltre alla sostanza stupefacente, erano nascosti anche soldi in contanti suddivisi in banconote di vario taglio. Un’ulteriore somma è stata rinvenuta all’interno di una cassaforte, anch’essa aperta grazie a una chiave in disponibilità dell’uomo.

Durante l’udienza di convalida tenutasi oggi, mercoledì 30 luglio, dinanzi al giudice dott.ssa Loredana Camerlengo, l’indagato ha reso spontanee dichiarazioni, affermando di aver agito in un momento di difficoltà economica a seguito del fallimento dell’attività di demolizione auto un tempo gestita dal padre. Ha inoltre sostenuto che quello del 28 luglio sarebbe stato il primo giorno in cui avrebbe provato a cedere la sostanza stupefacente, senza riuscirvi per via dell’intervento delle forze dell’ordine. Il giudice, pur prendendo atto delle dichiarazioni, le ha ritenute non suffragate da elementi concreti e in contrasto con quanto accertato dalla Polizia Giudiziaria, che ha invece documentato la presenza di tutta la droga, del denaro e del bilancino nella medesima stanza.

Considerati i gravi indizi di colpevolezza e il concreto pericolo di reiterazione del reato, il giudice ha disposto nei confronti dell’uomo la misura cautelare dell’obbligo di presentazione alla polizia giudiziaria tre volte a settimana. Il 31enne è stato contestualmente rimesso in libertà, non essendo detenuto per altra causa. L’uomo è difeso dall’avvocato Gerardo Giorgione.