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Dugenta (Bn)- “Non possiamo scappare dal dolore, ma dobbiamo ammirare l’amore verso gli altri che animava questa donna”. Il Vescovo di Cerreto Sannita don Domenico Battaglia ha interpretato sull’altare della Chiesa Madre di Dugenta dedicata a Sant’Andrea Apostolo il sentimento diffuso di tutta quella comunità durante il rito funebre per Patrizia Napolitano

La 49enne è rimasta nel cuore di tutti: nella tragedia consumatasi durante le prime ore dello lo scorso 10 settembre nel centro di Dugenta, Patrizia ha perso la vita mentre andava a fuoco la propria abitazione, occupata insieme ai suoi fratelli, nel tentativo di metterne in salvo l’ultimo che non riusciva a guadagnare l’uscita.

Un paese listato a lutto, bandiere a mezz’asta al Comune e palloncini bianchi lanciati in cielo. Presente questo pomeriggio anche il sindaco Clemente Di Cerbo con la fascia tricolore.

Don Domenico, nel celebrare la Messa, ha pronunciato l’omelia tutta incentrata sullo spirito di sacrificio di una persona umile, ma coraggiosa ed altruista. Il Vescovo ha detto che subito dopo la tragedia ha voluto raggiungere Dugenta per tentare di capire di persona i risvolti di questa vicenda ed il percorso mentale ed umano che ha spinto la donna ad un gesto di grande nobiltà.
 
Don Domenico ha ricordato come Patrizia fosse una persona molto devota e sempre presente in Chiesa e che questa sua fede l’ha sorretta fino all’estremo sacrificio. Il Vescovo ha sottolineato: “E’ un momento molto triste per tutta la comunità sannita e di Dugenta. Ho notato il dolore composto, con dignità  dei familiari. E’ un dolore difficile da accettare. Dobbiamo ringraziare Patrizia per il sacrificio, per il suo impegno e del suo non arrendersi dinanzi le difficoltà”.