- Pubblicità -
Tempo di lettura: 4 minuti

Durazzano (Bn) – “Sono stato fortunato, non c’è altro da dire“. Così comincia la chiacchierata con Sandro Crisci, sindaco di Durazzano, centro dell’attenzione dell’ultimo week end per quanto accaduto alla scuola Castello con la caduta delle controsoffittatura. Poteva essere una tragedia ma, per fortuna, non lo è stata perchè è servita la lungimiranza del primo cittadino che ha intessuto una tela di contatti alle 4,30 del mattino per avvisare dirigente, professori e cittadini tutti di non presentarsi a scuola il giorno dopo. 

Era esploso il giallo dell’ordinanza sindacale mancante, o meglio apparsa lo stesso giorno dell’evento, in orario successivo addirittura all’ingresso dei bambini a scuola. E francamente, incrociando un po’ di dati, era venuto da pensare male. La speranza era di essere smentiti, e cioè che tutto era stato fatto per essere sempre sicuri e mettere i cittadini davanti a tutto. E, chiacchierando con Crisci, è arrivato il sospiro di sollievo. Era stato fatto tutto, ma essendo primissimo mattino, è stato fatto in maniera più artigianale. Via messaggio.

Non siamo stati degli avventati ma, anzi, è stato fatto tutto velocemente per cercare di non farci cogliere impreparati e avvisare tutti di quanto stava accadendo. Serve una premessa. Durazzano è un piccolo comune e per questo non c’è il rientro pomeridiano ma il sabato mattina lavoriamo. Se arriva una comunicazione alle 17, noi ne veniamo a conoscenza il giorno successivo“.

Ed è quanto accaduto con la protezione Civile che ha diramato lo stato d’allerta alle 16,32, quindi a uffici chiusi. Il giorno dopo abbiamo letto la mail e devo dire, a onor del vero, che non era stata diramata alcuna allerta di pericolosità. Solitamente la Regione Campania viene divisa in zone e a queste viene associato un colore per capire il rischio. E stavolta l’intero territorio era verde, potevano verificarsi fenomeni nevosi o forte vento, una possibilità, non un indice di pericolosità.

Noi ci troviamo a cavallo della Zona 1 e della Zona 2, identificata col colore verde. Non c’era allarme. Tanto è vero che ho telefonato a Carmine Valentino, sindaco di Sant’Agata de Goti, il quale mi ha assicurato che le scuole locali sarebbero rimaste aperte“.

E’ stata la meticolosità di Crisci che ha evitato la tragedia, perchè, dal suo racconto, si scopre che poteva succedere qualcosa di irreparabile.

Alle 4,30 del mattino ho sentito tantissimi rumori. Mi sono subito allarmato perchè ho anche delle attività. Affacciandomi ho visto qualcosa di spaventoso. Allora ho chiamato subito la dirigente scolastica con la speranza che mi rispondesse. Ed effettivamente lo ha fatto. le ho espresso le le mie perplessità e alla fine abbiamo deciso di chiudere la scuola. Poi, tramite messaggi, abbiamo avvisato il corpo docenti e i gruppi di dirigenti. La chiusura è stata definita verbalmente, tanto è vero che nessun genitore si è presentato il giorno dopo“.

Un lavoro capillare che ha portato i suoi frutti. Poi il sabato mattina, per dare una formalità alla decisione, è stata anche fatta l’ordinanza. Ma ne esisteva una verbale, immediata. E come detto, se non ci fosse stata questa comunicazione, sarebbe accaduta una tragedia. Il perchè lo svela proprio Crisci.

Alle 10 del mattino abbiamo fatto un sopralluogo per capire i danni e l’entità. Abbiamo visto che c’erano dei problemi e ho chiamato la dirigente. Alle 12,30 è successo il finimondo ed è precipitata un’altra parte della controsoffittatura. Sia chiaro, la struttura non ha problemi. Il vento, molto forte, ha sradicato gli infissi e ha creato dei vuoti che hanno portato ai problemi che tutti hanno visto. E’ stato un fenomeno di una violenza inaudita ma, ripeto, era un codice verde, un’ordinanza non era giustificata. Ciò che abbiamo fatto dopo è solo frutto di una premura avendo vissuto un fenomeno fuori dal comune“.