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Benevento –  I consigli dell’ordine circondariali degli avvocati in Italia si sono ritrovati nel caos a causa della sentenza della Cassazione a sezione unite n. 32871/2018 del dicembre scorso. Tale sentenza ha stabilito che il limite del doppio mandato stabilito per i consiglieri dell’ordine dalla legge n. 113/2017 si riferisce anche ai mandati esplicitati prima dell’emanazione della legge, ed è dunque retroattivo. In parole povere significa che l’avvocato che ha già espletato due mandati consecutivi non può essere rieletto nuovamente, anche se il primo mandato lo ha svolto quando tale previsione normativa non era stata emanata. A dar man forte alla sentenza della Cassazione il decreto legge firmato ieri dal Consiglio dei Ministri su proposta del Presidente Giuseppe Conte e del Ministro della giustizia Alfonso Bonafede, ha approvato un decreto-legge che introduce misure urgenti e indifferibili per assicurare condizioni di ordinato rinnovo dei consigli degli ordini circondariali forensi scaduti il 31 dicembre 2018, superando, a tutela della loro funzionalità, le incertezze applicative in ordine alla ineleggibilità di avvocati che hanno già svolto due mandati consecutivi, ai sensi della legge 12 luglio 2017, n. 113.

Il caso che ha destato maggior scalpore è avvenuto ieri a Catania quando durante le elezioni il consiglio dell’Ordine ne ha deliberato l’annullamento visto che tra i candidati vi erano diversi nomi che sono suscettibili di ineleggibilità. Stessa situazione a Lecce dove il Consiglio dell’Ordine degli avvocati del capoluogo salentino ha stoppato e rinviato a data da destinarsi le elezioni per il rinnovo del Consiglio stesso, già fissate per il 17 e 18 gennaio.

Ieri la stessa decisione è stata presa anche a Benevento dove, in attesa della delibera ufficiale che motivi tale scelta, il Consiglio dell’ordine ha comunicato che “al fine di recepire il recente pronunciamento della Cassazione in materia elettorale (intervenuta allorquando erano state già presentate proposte di candidatura da parte degli iscritti), consentendo lo svolgimento delle operazioni di voto entro il 31 luglio 2019, ha reso noto, ritenuta l’opportunità di differire dette attività elettorali per garantire il regolare svolgimento delle operazioni stesse, di aver adottato con delibera, in data odierna, il provvedimento di revoca della già operata convocazione dell’Assemblea elettorale, differendo la nuova Adunanza a data da destinarsi, nel rispetto dei suindicati termini di legge”.

Decisione che non è piaciuta a molti sfidanti del presidente uscente e ricandidato, l’avvocato Alberto Mazzeo della lista “Iniziativa Forense”. Tra questi l’avvocato Nazzareno Lanni, uno dei candidati della lista “Rinnovamento” che appoggia l’avvocato Vincenzo Regardi.

“Secondo me c’erano le condizioni per votare – ha commentato l’avvocato Lanni. La sentenza della Cassazione era chiarissima e si sarebbe potuta evitare questa situazione e prendere una decisione con largo anticipo ma non siamo stati creduti. Hanno voluto insistere quando c’era la possibilità di rinviare a dicembre. La situazione di altri fori in cui le elezioni sono state annullate è differente perché in molti di questi quasi tutti i candidati sono ineleggibili secondo la norma confermata dalla Cassazione e dal Consiglio dei Ministri. Ora – ha concluso  attendiamo la delibera ufficiale con le motivazioni del Consiglio per valutare il da farsi. A caldo, mi sembra che ci sia una ferma volontà di restare attaccati a una poltrona. Leggeremo dal deliberato quando verrà riconvocata l’assemblea per mettere in piedi una nuova procedura e per decidere la data delle prossime elezioni”.

Sulla vicenda del rinvio, proprio il candidato presidente della lista “Rinnovamento”, l’avvocato Vincenzo Regardi, ha inviato una nota stampa che pubblichiamo integralmente:

Ieri sera, il Consiglio dell’Ordine degli Avvocati di Benevento, composto per larga parte da Colleghi che si trovano in situazione di ineleggibilità/incandidabilità sancita dalla legge 113/2017, da una sentenza delle SS.UU. della Cassazione nonché, da ultimo, da un decreto legge pubblicato in GU proprio ieri, ha, di fatto, annullato le elezioni per il rinnovo del Consiglio che si sarebbero svolte a partire dal 17 gennaio, rinviando le operazioni “a data da destinarsi”. Lo ha fatto, come si legge nello  scarno comunicato destinato alla stampa, “alla luce del decreto legge emanato dal Governo in data 10 gennaio scorso” e per “garantire il regolare svolgimento delle operazioni”. Non possiamo non rilevare che, ancora una volta, il Consiglio dell’Ordine di Benevento si rivela incapace di fronteggiare una situazione che, per quanto riguarda la situazione del nostro Ordine, avrebbe potuto, e dovuto, essere gestita diversamente. Infatti, allo stato, essendo peraltro ampiamente decorso il termine per la presentazione, risultano depositate ben 52 candidature, un numero più che sufficiente a garantire non solo la elezione dei 21 consiglieri previsti dalla legge per ordini come il nostro, ma anche il regolare svolgimento delle operazioni elettorali, come richiesto dal DL. Circostanza, peraltro, esplicitata direttamente dal Governo, per bocca del sottosegretario alla Giustizia Morrone, il quale ha espressamente dichiarato che “gli ordini che già hanno liste dei candidati conformi a quanto statuito dalla sentenza possono procedere alla tornata elettorale nei tempi stabiliti” (Il Sole 24 Ore, 10.01.2019). Invece  ieri sera, il Consiglio dell’Ordine di Benevento, composto per larga parte di “ineleggibili”, e quindi in evidente posizione di conflitto di interesse, si è assunto la grave responsabilità di annullare la tornata elettorale  senza  alcun motivo valido che giustificasse questa scelta. Questa responsabilità si somma, per gli “ineleggibili”,  a quella di aver contribuito consistentemente ad una pesante perdita di prestigio della categoria e a quella di aver rifiutato, nel frattempo, qualsiasi confronto sui veri temi di interesse per l’Avvocatura Sannita ed Arianese. Ne prendiamo atto e valuteremo con rigore la proposizione di tutte le iniziative necessarie a far cessare tale incresciosa situazione. Anche perchè, prima o poi, arriverà la “ data da destinarsi”.”