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Riceviamo e pubblichiamo la nota stampa di Giampaolo Perugini, consigliere di minoranza del gruppo popolare politico “Morcone al centro”.

“Con l’ordinanza n. 58 del 28 ottobre 2025, il Sindaco di Morcone si è finalmente accorto dopo mesi, anzi anni, di segnalazioni di ciò che i cittadini vivono quotidianamente e che più volte ho portato all’attenzione dell’intera amministrazione nei consigli comunali: una presenza ormai fuori controllo dei cinghiali nel territorio comunale, soprattutto in pieno centro abitato, con gravi rischi per la sicurezza pubblica, la circolazione stradale.
È un’ammissione tardiva, che arriva solo quando il problema è esploso e non è più possibile ignorarlo.
Per anni l’amministrazione è rimasta inerte, limitandosi a rassicurazioni e promesse mai mantenute. Ora, come al solito, si interviene in emergenza e senza una visione, solo per “mettere una pezza” a una situazione che richiedeva pianificazione e serietà.
Negli anni passati, seppur con difficoltà, il problema era stato almeno arginato dai cacciatori autorizzati alle battute di caccia al cinghiale. Oggi, con l’inclusione di gran parte del territorio nel Parco Nazionale del Matese, la situazione è destinata a peggiorare: non saranno certo le gabbie e le catture improvvisate a risolvere un fenomeno che richiede una strategia seria, non improvvisazione.
Ma, come spesso accade, l’intervento arriva tardi e in emergenza, dopo che la situazione è ormai degenerata e quando il danno è già fatto. L’ordinanza, infatti, è “contingibile e urgente”, cioè adottata in via straordinaria per fronteggiare un pericolo immediato.
Ci chiediamo allora: dov’era la prevenzione?
Perché l’amministrazione non ha attivato per tempo i protocolli con la Regione, con l’ATC e il CRIUV, e con la consapevolezza della recente istituzione del Parco Nazionale del Matese, invece di aspettare che il problema esplodesse?
Il testo del provvedimento è pieno di richiami normativi, ma manca una vera strategia locale senza una visione e senza responsabilità politica; nessun piano di monitoraggio stabile, nessuna campagna di informazione alla cittadinanza, nessuna azione coordinata con i comuni limitrofi.
Si affida tutto a catture temporanee e chiusini mobili, come se bastasse un’ordinanza a risolvere un fenomeno complesso che coinvolge ecosistema, agricoltura e sicurezza urbana.
Nel frattempo, i cittadini pagano l’incapacità del Sindaco e della sua giunta, i cittadini continuano a vivere con la paura di imbattersi in branchi di cinghiali nei centri urbani e in tutto il territorio, mettendo a rischio la sicurezza stradale e quella pubblica, oltre all’igiene e alla sanità animale, vista la presenza di numerosi allevamenti nel nostro territorio.
È giusto tutelare la sicurezza pubblica, ma è doveroso farlo con competenza e programmazione, non con atti d’urgenza a pochi giorni dalle elezioni regionali.
Sembra più un tentativo di propaganda che una reale volontà di risolvere un problema che da troppo tempo affligge il nostro territorio.
Il consigliere Perugini, del gruppo “Morcone al Centro”, chiede al Sindaco un vero piano strutturale di gestione della fauna selvatica, in collaborazione con gli enti regionali e con il Parco del Matese, e soprattutto l’istituzione di un Centro di raccolta della fauna selvatica, oggi completamente assente in Provincia di Benevento. Un aspetto da non sottovalutare, poiché incentiverebbe i cacciatori nelle aree dedicate alle braccate ad abbattere numerosi cinghiali, garantendo al contempo sicurezza, tutela ambientale e trasparenza nell’attuazione degli interventi.
Ai cittadini di Morcone non servono le ordinanze scritte in fretta per salvare la faccia.
A Morcone serve una guida capace di programmare, prevenire e ascoltare davvero i cittadini”.