Tempo di lettura: 2 minuti

Il Comune di Apice è alle prese con una grave emergenza idrica che sta mettendo a dura prova la tenuta del territorio, delle aziende agricole e della popolazione. Il Sindaco Angelo Pepe ha formalmente interessato tutte le autorità competenti – dalla Regione Campania al Commissario Straordinario Nazionale per l’Emergenza Idrica, fino alla Prefettura di Benevento – per richiedere l’immediata attivazione di misure urgenti.

La causa dell’emergenza è da individuarsi nella drastica riduzione della portata dei pozzi in quota situati in corrispondenza dei lavori di scavo della galleria Rocchetta, parte del tracciato ferroviario Napoli–Bari (lotto funzionale Apice–Hirpinia). A questo si aggiunge la già critica situazione delle sorgenti naturali segnalata dal gestore del servizio idrico, Alto Calore Servizi, che ha confermato un abbassamento preoccupante delle sorgenti con una riduzione del 43%.

Le conseguenze sono drammatiche: molte aziende orticole, vitivinicole e zootecniche non sono più in grado di garantire neppure l’abbeveraggio degli animali, con effetti devastanti sull’economia locale. Si registra, inoltre, una carenza d’acqua anche per gli usi civili, che sta interessando l’intera popolazione residente nelle aree collinari del Comune.

Un ulteriore elemento di allarme è rappresentato dall’abbassamento del bacino lacustre in località Tignano Basso, lungo il fiume Ufita, utilizzato anche come riserva per interventi antincendio. Anche i deflussi minimi vitali dei fiumi Calore, Ufita e Miscano risultano fortemente compromessi.

«È una situazione che non possiamo più fronteggiare da soli – dichiara il Sindaco Angelo Pepe –. L’acqua sta finendo, e con essa la sopravvivenza di intere famiglie e imprese agricole. Servono risposte immediate e coordinate da parte di tutti gli enti coinvolti.»

Il Comune ha pertanto richiesto:
la sospensione immediata di tutti gli attingimenti ed emungimenti in corso, di cui non sono noti i quantitativi;
l’invio urgente di autobotti per la fornitura temporanea di acqua potabile alle zone colpite;
la pianificazione di interventi strutturali per ripristinare l’equilibrio della risorsa idrica nel medio e lungo periodo.
Il Sindaco ha infine ribadito che già nel 2017, con una delibera di Consiglio Comunale, erano state segnalate tali criticità nel corso della Conferenza dei Servizi sul progetto ferroviario, con specifiche prescrizioni che oggi risultano attuali, oltre alle successive segnalazioni conseguenti ad interlocuzioni dal 2021 a tutt’oggi.
L’intera comunità di Apice attende ora una risposta concreta e immediata.