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Un ex casello ferroviario diventa il Centro Visite dell’Oasi di protezione che corre lungo il Calore, esso è ubicato in c.da Sant’Angelo a Piesco in un sito che rischia di essere deturpato dalla realizzazione di un depuratore per 35.000 abitanti

Nell’ultimo fine settimana la Sezione LIPU di Benevento ha dato inizio alle attività pubbliche dell’anno 2020 del Centro Visite dell’Oasi “Zone Umide Beneventane”, un ex casello ferroviario posto lungo la pista ciclopedonale “Paesaggi sanniti” di proprietà della Provincia di Benevento e gestito dalla LIPU per la valorizzazione della pista e dell’Oasi di protezione che lo circonda. Questo immobile è stato recentemente ristrutturato all’interno del piano terra grazie al Progetto “L’oasi delle opportunità – Progetto di valorizzazione dell’Oasi Zone Umide Beneventane”, realizzato dalla LIPU e finanziato nell’ambito del Piano Azione Coesione “Giovani no profit” dal Dipartimento della Gioventù e del Servizio Civile Nazionale della Presidenza del Consiglio dei Ministri.

A visitare la struttura è stato un gruppo di soci del Club Alpino Italiano (CAI) – Sezione di Benevento che sabato 15 febbraio ha percorso la pista ciclopedonale provinciale che collega le contrade Pantano e Scafa nel territorio comunale di Benevento. Il gruppo, composto da 22 escursionisti, dopo 4 km si è fermato al Centro Visite dell’Oasi LIPU ubicato in contrada Sant’Angelo a Piesco, un sito di indubbio valore paesaggistico percorso dal fiume Calore e dominato dall’altura su cui insiste il centro storico di origine longobarda di Castelpoto, ma anche di un certo valore archeologico perché di lì transitava la Via Latina, importante strada di epoca romana, così come i resti del cosiddetto Ponte delle Maurelle dimostrano. Tale area oggi ha assunto anche un grande interesse turistico visto che è attraversato dal percorso ufficiale della Via Francigena nel Sud, così come deciso nell’ottobre scorso a Bari dall’assemblea generale dell’Associazione Europea delle Vie Francigene (AEVF). Questo luogo ameno è stato però scelto dal Comune di Benevento per costruire un depuratore per almeno 35.000 abitanti equivalenti che, se realizzato, stravolgerà, insieme alle infrastrutture di accesso, l’intera area, la quale, al contrario, dovrebbe essere tutelata e valorizzata in maniera ecocompatibile, così come la Provincia e la LIPU provano a fare da anni con l’Oasi di protezione denominata “Zone Umide Beneventane”.

Il gruppo CAI, guidato dai direttori dell’escursione Domenico Sparano e Lucia Giorgione, è stato accolto presso il Centro Visite da quattro attivisti della Sezione LIPU di Benevento. Qui gli escursionisti hanno ascoltato attentamente l’illustrazione dell’Oasi con le sue importanti presenze faunistiche grazie all’ausilio di pannelli descrittivi degli uccelli presenti nell’area, delle foto della mostra “Fauna, flora e paesaggi dell’Oasi Zone Umide Beneventane” e di video e presentazioni Power Point.

La Sezione LIPU di Benevento si propone di organizzare altri incontri con gruppi di persone, scolaresche ma anche singoli cittadini presso questa struttura di accoglienza dell’Oasi LIPU al fine di far conoscere la ricchezza floro-faunistica e paesaggistica di questo territorio.