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“Che i 5 stelle si vogliano dire soddisfatti, anche in presenza di un disastro clamoroso come quello registrato alle elezioni Europee ed Amministrative di domenica, sono fatti loro. Ma che per coprire questa figuraccia, registrata in Campania come in tutto il resto d’Italia, abbiano deciso di attaccare il sindaco e l’amministrazione di Benevento, è la certificazione del valore politico di alcuni suoi rappresentanti”.

Così Renato Parente, braccio destro di Clemente Mastella, consigliere comunale a palazzo Mosti e capo della segreteria del presidente Antonio Di Maria alla Rocca dei Rettori. 

“Mi riferisco in particolare – prosegue – a quegli esponenti grillini, tra cui anche il deputato Pasquale Maglione, eletto nel listino del collegio plurinominale di Campania 2 alle ultime Politiche, che invece di concentrarsi sulle proprie competenze, invece di tracciare un bilancio di quanto fin qui fatto a sostegno del territorio, pensa bene di analizzare il voto di Forza Italia, con uno stile tanto approssimativo da apparire ricercato.

Al di là della qualità del ragionamento proposto, giova ricordare a Maglione e soci che i 5 Stelle hanno dimezzato i consensi ottenuti lo scorso anno: gli stessi che hanno permesso anche a Maglione di essere eletto

Mi limito ai numeri: alle Politiche dello scorso anno il M5S ha raggiunto nella città di Benevento 15.993 preferenze, oggi invece ne ottiene 7.313, meno della metà. Non voglio frenare la soddisfazione espressa dai 5 Stelle ma se la consigliera comunale Molly Chiusolo, avvocato più giovane anche di Maglione, è riuscita ad invertire il trend negativo del partito ottenendo nel collegio quasi 20mila preferenze, almeno i complimenti andrebbero tributati. La stizza malcelata dei rappresentanti locali dei 5 Stelle non può offuscare un risultato che dall’8% registrato da Forza Italia sul piano nazionale, è diventato oltre il 16% nel capoluogo sannita”. 

“Politicamente – conclude Renato Parente – vale zero la considerazione messa nero su bianco dai grillini, secondo cui a sostegno di Chiusolo ci fossero “9 assessori e 20 consiglieri comunali”. Se bastasse avere importanti squadre di supporto, allora la lista 5 Stelle avrebbe dominato anche le Europee, grazie ai suoi oltre 300 rappresentanti tra deputati e senatori. Invece bisogna sempre valutare cosa c’è dietro i numeri: in questo caso, ad esempio, c’è anche Maglione, il suo stile e le sue analisi”.