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Tra i corridoi del ‘Transatlantico’ virtuale Beneventano non si parla d’altro. L’arresto – avvenuto ieri – di Giuseppe Diana, imprenditore casertano considerato ‘vicino’ al clan di Michele Zagaria, agita i palazzi della politica campana e sannita.

A tirare dentro alla vicenda pure palazzo Mosti sono alcuni articoli di stampa che raccontano di un presunto impegno elettorale a favore di Forza Italia profuso da Diana alle elezioni europee del 2019.

E a beneficiare di questo impegno sarebbe stata anche Mariagrazia ‘Molly’ Chiusolo, oggi nome di punta dell’amministrazione Mastella (da poche settimane è assessore all’Urbanistica) e all’epoca candidata tra le fila berlusconiane proprio su indicazione dell’ex Guardasigilli.

Sulla vicenda, con una nota congiunta, a intervenire sono Rosetta De Stasio, Angelo Moretti e Luigi Diego Perifano, consiglieri comunali d’opposizione e alle scorse amministrative sfidanti di Mastella per la carica di sindaco della Città:

“A seguito dell’arresto dell’imprenditore casertano Giuseppe Diana, autorevoli fonti giornalistiche (Il Mattino, ed.del 16.11.2021) riferiscono che lo stesso, ritenuto affiliato al clan dei casalesi di Michele Zagaria, in occasione delle elezioni europee del 2019 ha sostenuto candidati appartenenti all’area politica facente capo al Sindaco di Benevento, on.Clemente Mastella, fra cui un assessore comunale attualmente in carica.

Il Gruppo di Investigazioni sulla Criminalità Organizzata (GICO) della Guardia di Finanza di Firenze ha quantificato in circa 400 voti il consenso elettorale dirottato sui candidati suddetti.
In altro articolo, pubblicato il 12 novembre 2021 sul quotidiano indipendente “CRONACHEdi”, si riferisce che “gli interessi dei casapesennesi nella zona di Isernia e nel Beneventano, stando alla tesi dei finanzieri, dopo il 2019 si sarebbero gradualmente intensificati. Hanno partecipato a diversi bandi e gare pubbliche e, in molte occasioni, dice il Gico”, le ditte riconducibili alla famiglia Diana “sono risultate vincitrici”.
Per tale ragione, sempre secondo le ricostruzioni giornalistiche, gli atti raccolti dal Gico sono stati trasmessi alla Direzione Distrettuale Antimafia di Napoli.
Dato il clamore suscitato presso la pubblica opinione dalle attività di indagine, riteniamo oltremodo opportuno ed auspicabile che l’Amministrazione Comunale, nell’immediatezza e mediante i necessari riscontri, fornisca le più ampie rassicurazioni sul fatto che nessuna delle imprese di proprietà della famiglia Diana, o comunque ad essa riconducibili mediante meccanismi di partecipazione/controllo societario, sia risultata affidataria di appalti da parte del Comune di Benevento a far data dal maggio 2019 ad oggi”.