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Benevento – Ultima chiamata per un sogno. Scivolato a cinque lunghezze dalla capolista Cellole dopo il pari casalingo con il Vitulano, il Puglianello si appresta a giocarsi il jolly nello scontro diretto con la prima della classe. Un solo risultato a disposizione per continuare a cullare la speranza di conquistare il campionato di Prima Categoria: la vittoria. Altrimenti per la formazione di Nicola Facchino sarà il caso di guardarsi alle spalle per difendere un secondo posto di vitale importanza in ottica play off.

Siamo squadra che, nonostante l’impegno e la voglia che ci mette in settimana e nelle partite, sta trovando difficoltà nel vincere“, è l’analisi lucida dell’allenatore beneventano, “un po’ dipende dalle nostre caratteristiche tecniche, un po’ ci siamo andati a impelagare in un vortice mentale, non siamo sereni e lucidi. Non c’è una ragione tecnica alla base della nostra involuzione, è un freno di tipo mentale. A questo si è aggiunta la componente fortuna, a volte gli episodi non sono girati in nostro favore. Dobbiamo, però, essere più forti degli eventi sfavorevoli e avere la giusta mentalità e la giusta convinzione, altrimenti rischiamo di andare su di giri“.

Qualità che serviranno nel prossimo turno contro i casertani: “Partite del genere sono le più semplici, perché comportano minori responsabilità. Durante ogni gara possono capitare svariati eventi, dobbiamo trovare giusta tempra per saper reagire. Il Vitulano, ad esempio, era ben messo in campo, ci ha fatto gol su un traversone e subito siamo andati in difficoltà. Paradossalmente a farci sbloccare è stata l’espulsione, abbiamo fatto meglio in dieci perché ci siamo scrollati da dosso un carico di responsabilità dovute all’aver buttato via un patrimonio di punti. Nonostante le difficoltà abbiamo perso appena tre partite ma contro squadre che si chiudono incontriamo maggiori difficoltà“.

Non dovrebbe essere così per il Cellole, la prima della classe da affrontare senza pedine importanti per lo scacchiere del Puglianello e dopo l’annunciato disimpegno del presidente De Filippo. “Nostrale e Carbone ci sarebbero serviti in termini di qualità ed esperienza. I ragazzi sono rilassati, non abbiamo nulla da perdere“, prosegue Nicola Facchino, “la società è composta da persone per bene, nessuno ci mette il bastone tra le ruote e nessuno ci pressa obbligandoci a vincere. Sappiamo che avremmo potuto fare meglio. La decisione del presidente è un qualcosa di interno alla società, penso a fare il mio lavoro e penso ai ragazzi che ho visto tranquilli, sereni e molto concentrati. De Filippo è una persona vulcanica, vuole bene alla squadra e al gruppo, probabilmente voleva dare scossa“.

Meglio concentrarsi sul campo, giocandosi le possibilità di primato o dovendo poi ripiegare sui play off. “Andiamo avanti di partita in partita, quando abbiamo programmato e cercato di gestire siamo andati male. Le qualità tecniche di questa squadra sono indiscusse, altrimenti non si spiegherebbe il cammino fatto fino ad ora. Dobbiamo fare punti per arrivare più in alto possibile, giocando con serenità, ritrovando fiducia nei propri mezzi e ritrovando una leadership in mezzo al campo. Se girassero gli episodi in nostro favore sarebbe tanto di guadagnato. Dobbiamo fare qualche gol in più perché, conti alla mano, abbiamo una delle migliori difesi tra i dilettanti“.