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E’ scattata da ieri l’interdizione dalle attività accademiche per Augusto Fantozzi, dal 2009 rettore dell’Università degli Studi Giustino Fortunato di Benevento dove ricopre anche la carica di professore ordinario di diritto tributario dell’impresa.

Fantozzi, in passato ministro nei governi Dini e Prodi, è indagato nell’ambito dell’inchiesta sui concorsi truccati per l’abilitazione dei docenti di diritto tributario condotta dalla procura di Firenze.

Il provvedimento di sospensione da ogni incarico disposto dal gip Antonio Pezzuti riguarda sei tributaristi: Augusto Fantozzi (9 mesi), Pasquale Russo (1 anno), Andrea Fedele (9 mesi), Francesco Tesauro (9 mesi), Giovanni Eugenio Marongiu (6 mesi) e Andrea Parlato (6 mesi).

Nell’accogliere le misure sollecitate dalla procura, il gip ha precisato che è “necessario interrompere i legami degli indagati con il mondo universitario”.

Quanto alla posizione di Fantozzi, per il giudice per le indagini preliminari, l’indagato avrebbe “indicato con chiarezza i candidati che desiderava fossero abilitati, condizionando le decisioni dei commissari, agevolando un accordo corruttivo, proponendo soluzioni e approvando l’intesa raggiunta”.

In una intercettazione telefonica, pubblicata questa mattina in una delle edizioni locali del Corriere della Sera, il rettore dell’Unifortunato, parlando con il professore Fedele, si confida: “Tu sai che noi abbiamo sempre rispettato una regola. Quando c’erano delle opportunità o delle scorciatoie esse venivano colte nell’interesse dei nostri. Non sono cose nobili, ma se mi fossi messo di traverso a Roma non sarebbe venuto nessuno di voi”.

Scrive dunque il gip: “I professori sono pronti a commettere nuovi crimini. Sono consapevoli della consumazione di grandi ingiustizie, sacrificando candidati meritevoli, proclamano apertamente l’iniquità del sistema, ma lo accettano con naturalezza“.