Nella sala convegni dell’Ospedale Sacro Cuore di Gesù (Fatebenefratelli) di Benevento, mercoledì 17 settembre, si è dato l’avvio all’importante progetto della Neonatologia della stessa struttura sanitaria: “Leggere in TIN”.
Lo scopo è quello di esporre ai genitori dei nati prematuri l’importanza della lettura ad alta voce rivolta al proprio bambino, cioè l’importanza dell’esposizione del bambino a suoni dotati di significato per lo sviluppo intellettivo e neuro comportamentale.
La nascita prematura, cioè quella che avviene prima delle 37 settimane di gestazione, espone i bambini al rischio di anomalie del neurosviluppo, non solo per gli aspetti motori e sensoriali, ma anche per quelli cognitivi comportamentali e sociali. L’esposizione precoce all’ambente extrauterino conseguente al parto prematuro comporta, in primo luogo, l’interruzione della funzione di filtro svolto dal grembo materno, in secondo luogo la eccessiva stimolazione uditiva (suoni e rumori ad alta frequenza), in terzo luogo l’interruzione precoce della comunicazione con la voce della madre (il feto è in grado di riconoscere la voce materna in utero attraverso l’intonazione e la prosodia). Nell’utero materno il neonato è esposto a suoni di bassa intensità e a bassa frequenza; con la nascita prematura passa in un ambiente con suoni ad alta frequenza, intensi, non attenuati che raramente si mantengono sotto i 45 decibel (raccomandati).
Gli studi dimostrano che a causa della commistione tra voci , suoni e rumori in una TIN solo il 2-5% dei suoni corrispondono ad un linguaggio identificabile dal neonato, in genere non diretto specificamente a lui. Tutto questo comporta una alterazione del neurosviluppo del prematuro con disordini da deficit di attenzione ed anomalie della capacità comunicativa precoce.” Per tutti questi motivi vogliamo promuovere la lettura dei genitori in TIN per supportare il corretto sviluppo neurologico, sensoriale, dell’udito e relazionale del neonato prematuro. La lettura incentiva anche lo sviluppo relazionale ed affettivo con i genitori. Leggere in TIN è terapeutico per il bambino ma anche per i genitori.
Ha spiegato il dr. Raffaello Rabuano direttore dell’Unità Operativa Complessa di Pediatria/Neonatologia e UTIN dell’Ospedale Sacro Cuore di Gesù – Fatebenefratelli- di Benevento. Al progetto hanno aderito il gruppo di lettura “A’voria” di Frasso Telesino ; i volontari del gruppo di lettura offriranno alla famiglia il primo libro, spiegheranno l’importanza della loro presenza accanto al bambino e della possibilità di utilizzare la loro voce tramite la lettura o il canto, o semplicemente parlando al loro piccolo, sin dai primi momenti.
Al progetto ha, inoltre, aderito la dottoressa Pina Colatruglio responsabile del servizio di Psicologia dell’Ospedale Fatebenefratelli che da anni collabora quotidianamente con il reparto di Neonatologia ed UTIN ed il dr Nicola Cicchella che ha sottolineato: ”la buona pratica della lettura inserita in Neonatologia e in TIN deve essere proseguita anche a casa, dopo le dimissioni. Lo sviluppo del linguaggio e poi delle competenze per la lettura è sostenuto da esperienze ambientali favorenti, dalla frequente lettura interattiva in famiglia e da una buona disponibilità di libri. Inoltre, la lettura condivisa offre al genitore e al bambino piacevoli momenti di relazione e vicinanza, quindi favorisce lo stare insieme e l’apprendimento”.
La buona pratica della lettura in TIN, come sostenuto anche dal Superiore dell’Ospedale Sacro Cuore di Gesù Fatebenefratelli di Benevento Fra Lorenzo Antonio Gamos, può essere un modello da applicare anche in altri ambiti, ai consultori, ai centri vaccinali, ai pediatri di famiglia, alle biblioteche, ai musei, alle associazioni del terzo settore, ai comuni, alle istituzioni e a molti altri servizi dedicati alle famiglie. Le evidenze scientifiche dimostrano che i primi mille giorni di vita sono fondamentali per la salute e lo sviluppo dell’essere umano. Quando parliamo di sviluppo intendiamo non solo quello fisico ma anche quello intellettivo, linguistico, emotivo, relazionale etc. La lettura in TIN si configura come un intervento semplice ma di grande impatto, capace di sostenere lo sviluppo globale del neonato e di rafforzare la relazione con i genitori e getta le basi per un futuro più sano ed armonioso.