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Benevento – Incontro molto teso e senza esiti tra i Sindacati della Sanità, da un lato, e l’Azienda Sanitaria e quella ospedaliera del Fatebenefratelli, dall’altro, in materia di organizzazione del lavoro e tutela dei diritti dei lavoratori. 

Presenti la Cgil e la Uil con Pompeo Taddeo e Giovanni De Luca,  una delegazione dei dipendenti, l’azienda e  l’Asl.  Nonostante a fare da mediatore tra le parti sia stato il Prefetto Francesco Antonio Cappetta, i Sindacati hanno lasciato il Palazzo del Governo non solo molto delusi sulle sue conclusioni, ma sempre più determinati a dare battaglia sia contro la struttura pubblica di gestione della Sanità, sia contro la stessa Azienda privata che gestisce l’Ospedale di viale Principe di Napoli.

Al centro della discussione la posizione di ben 80 lavoratori di una Cooperativa cui il Fatebenefratelli avrebbe affidato la pulizia degli ambienti, nel contesto di una esternalizzazione di servizi, verosimilmente ritenuta più competitiva in quanto a costi di gestione. I Sindacati hanno chiesto alla direzione aziendale il perché di tale procedura ritenendo che i servizi avrebbero potuto essere tranquillamente affidati e svolti dal personale interno dell’Azienda. D’altra parte, a giudizio del Sindacato, mancano nei quadri organici del personale dipendente molte caselle di medici che però l’Azienda si rifiuterebbe di assumere.

Rispetto a queste contestazioni non vi sarebbe stata alcuna risposta né da parte dell’azienda Fatebenefratelli, né da parte dell’Asl. Secondo i Sindacati entrambe si sarebbero chiuse a riccio e non avrebbero espresso alcuna forma di collaborazione al dialogo rifiutandosi di rispondere. Dunque, muro contro muro. Il sindacato ha dichiarato che le vertenze contestate non hanno esaurito il loro corso per l’infruttuosa ed inutile riunione odierna ed hanno preannunciato che la battaglia andrà avanti con nuove forme di lotta. Infine secondo i sindacati la legge è molto chiara in tal senso sulla esternalizzazionemì ma l’Asl appare sorda.