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E’ l’interrogativo del momento. Di più: è la questione che potrebbe decidere gli esiti della crisi a palazzo Mosti innescata dalle dimissioni di Clemente Mastella: in caso di voto anticipato, il centrodestra si compatterebbe sul nome dell’ex Guardasigilli, deciso a ricandidarsi? Dal territorio sannita, per ora, giungono segnali contrastanti. La Lega di Salvini, rappresentata dal coordinatore provinciale Luca Ricciardi, per ora di sedersi al tavolo con Mastella non ne vuole sapere. Diverso è il clima in Fratelli d’Italia, dove le dimissioni del sindaco sono state apprezzate, così come la sua volontà di accantonare il civismo per rilanciare la costruzione del centrodestra. E anche da Napoli, per restare in casa Fratelli d’Italia, arrivano segnali che l’inquilino di palazzo Mosti può raccogliere con ottimismo.

No, non c’è alcun pregiudizio sul nome di Clemente Mastella” – spiega ad Anteprima24 Gimmi Cangiano, numero uno in Campania del partito della Meloni. Certo, lo stesso presidente regionale di FdI sottolinea che i tempi sono prematuri – “discutiamo ancora del nulla, considerato che Mastella ha venti giorni di tempo per ritirare le sue dimissioni ed è giusto che rifletta sulla decisione da prendere” – ma il ragionamento politico che mette in campo Cangiano certo non dispiacerà a Clemente Mastella: “Benevento è un capoluogo di provincia e come tale ogni scelta andrà assunta sul tavolo regionale dei partiti del centrodestra e dietro indicazione dei livelli nazionali. Se Mastella dovesse confermare le dimissioni, con ogni probabilità si voterà per il Comune di Benevento nella stessa giornata in cui si terranno le elezioni regionali. E allora mi riesce difficile immaginare un centrodestra unito a Napoli e spaccato nel Sannio”.

Parola d’ordine, dunque, unità. “Il centrodestra – sintetizza Cangiano – ha il dovere di fare squadra. Il nome, poi, si trova. Ma è una discussione che va portata su altri tavoli e noi seguiremo l’indicazione della Meloni. Mastella? Non c’è alcun pregiudizio, ribadisco”.