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Al centro della riflessione sarà il linguaggio. Il Festival Filosofico di Benevento, giunto alla decima edizione, affronta questo tema cruciale della società civile. L’annuale appuntamento con il dibattito ed il pensiero filosofico è stato presentato dalla presidente dell’associazione Maria Carmela D’Aronzo che la promuove da sempre nel corso di una Conferenza Stampa.
 
La manifestazione ormai offre numeri importanti in quanto a coinvolgimento di interesse e adesione. Per il 2024 quelli snocciolati dalla presidente D’Aronzo nel Palazzo San Domenico sede del Rettorato dell’Università del Sannio, sono davvero significativi: 1.200 gli studenti iscritti, e non solo della Regione Campania, 13 gli istituti scolastici accreditati, per non parlare delle giornate di attività visto che il Festival inizierà il 7 marzo e terminerà il 15 maggio con la partecipazione di Roberto Vecchioni, docente di Filosofia e cantautore.
 
La presidente ha sottolineato: “E’ stata una scommessa vinta. Ringrazio chi ha creduto in noi. Il Festival è cultura. Questa edizione la dedichiamo a Giovanni Casertano recentemente scomparso   che è stata una delle anime del Festival in questi dieci anni. Inoltre ci sarà  un’iniziativa  proprio dedicata al filosofo Giovanni Casertano con un fumetto tratto da una sua lectio magistralis”.
 
Due le location per i seminari: il Teatro Comunale e il Cinema San Marco. Presenti borse di studio offerte dall’Unisannio e dagli sponsor che sostengono l’associazione. Ospiti come al solito di alto profilo e notorietà guadagnata sul campo: Umberto Galimberti, Dacia Maraini, Salvatore Natoli, Paolo Amodio, Telmo Pievani, Carlo Galli, Umberto Curi, per finire con l’autore di “Luci a San Siro”, “Samarcanda”.
 
L’ideatrice ha sottolineato: “Volevamo creare interesse verso questa rassegna. Dai più giovani, agli adulti. Loro hanno creduto nel progetto.In questi anni abbiamo avuto 76 relatori e  33 correlatori. La filosofia è presente ovunque. Qualsiasi pensiero  che esprimiamo facciamo filosofia. Abbiamo rotto gli argini”. Sul tema scelto la D’Aronzo ha spiegato: “Vogliamo approfondire questo argomento e puntare sulla positività del termine. Mettere da parte quel linguaggio violento contro le donne o l’odio nei confronti dei ragazzi. Esprimere responsabilità e rispetto. Un linguaggio funzionale”.
 
Il Rettore Gerardo Canfora ha focalizzato l’accento sull’intelligenza artificiale sottolineando proprio come fosse attuale questo tema: “E’ un linguaggio centrale per quello che accade. Importante anche il linguaggio del pensiero“. Il vice prefetto Maria De Feo ha spiegato come il linguaggio è un tema fondamentale sottolineando l’importanza di questa rassegna.
 
Il vice sindaco Francesco De Pierro ha esortato: “Il linguaggio utilizzato spesso è molto distorto, occorre recuperare un linguaggio di positività, difficile e pericoloso”.
Ha quindi concluso la Conferenza l’assessore comunale alla Cultura Antonella Tartaglia Polcini: “Il linguaggio intriso di filosofia ha valenza anche di territorio e per questo farà rimanere nella storia questa iniziativa ma se il linguaggio si ammala esso diventa pericoloso”.