Tempo di lettura: 4 minuti

Durante lo scorso fine settimana, la città delle streghe ha vissuto tre giorni di magia e fermento con la programmazione del festival ‘Janara – Le streghe di Benevento‘, che ha raccolto l’eredità dell’edizione zero dello scorso marzo e l’ha sapientemente tramutata in un appuntamento consolidato e coinvolgente. Il centro storico è divenuto teatro di un percorso sensoriale e narrativo in cui hanno trovato spazio spettacolo, leggenda, storia e contemporaneità.
All’ombra dell’imponente Arco di Traiano la performance “Confessioni di una zucculara”, dove la voce intensa di Ursula Iannone, sostenuta dal disegno sonoro e registico di Luigi Furno, autore del testo, ha trasformato il mito in confessione intima. L’idea, firmata da Giovanni Perfetto, ha trovato eco nella “Manalonga” in piazza Guerrazzi, esperienza già applaudita nella passata edizione e qui riproposta con rinnovata energia.
In cartellone anche il comico Carmine Del Grosso, che con una stand-up comedy pertinente ha giocato a intrecciare figure stregonesche con i più noti cartoni animati non tralasciando arguti riferimenti all’attualità, a dimostrazione di come il mito possa ancora parlare al presente con acume e leggerezza. 
E se piazza Roma si è trasformata in un sabba collettivo grazie a giocolieri, mangiafuoco, acrobati, musicisti e danzatori che hanno ipnotizzato grandi e piccoli, altrove i vicoli cittadini si animavano di percorsi oscuri e suggestivi: il ‘Vicolo del Terrore’ e il ‘Vicolo delle Streghe’ con le sue scenografie a tema e i tanti figuranti pronti a far sobbalzare i visitatori, la Strada dei Tarocchi di via Traiano dove cartomanti, veggenti e janare hanno incrociato destini e racconti, alimentando il fascino di una tradizione che riesce ancora ad incantare.
L’anima storica della città è riemersa con la rievocazione dell’associazione ‘Benevento Longobarda’: lungo corso Garibaldi un villaggio medievale prendeva forma tra taverne, mercati, duelli di spada e tiri con l’arco, riportando i passanti in un tempo remoto eppure apparso ancora vivo, scandito da tamburi e risate di giullari.
A suggellare il tutto, il successo sabato scorso del concerto de La Niña, vera rivelazione dell’attuale scena musicale italiana, che ha richiamato oltre duemila persone in piazza Roma. Il suo Furèsta Tour – dall’album premiato con la Targa Tenco 2025 – ha affascinato con un mix di dialetto partenopeo, sonorità barocche e ritmiche contemporanee: un racconto personale e collettivo che ha fatto vibrare la piazza, confermando la scelta felice di un’artista che sta conquistando il grande pubblico, e che il prossimo febbraio probabilmente salirà anche sul palcoscenico dell’Ariston.

“Il bilancio è estremamente positivo: abbiamo rilevato un’affluenza straordinaria, con visitatori arrivati da tutta Italia e una partecipazione dei beneventani ancora più forte rispetto alla scorsa edizione. Non solo agli spettacoli principali, ma anche alle tante attività collaterali”
ha dichiarato Nico Girolamo, direttore artistico dell’evento insieme con Antonio Frascadore.
“Si è creato in maniera del tutto spontanea un vero e proprio ‘dopofestival’: artisti e pubblico hanno continuato a vivere la città nei locali del centro fino a notte fonda, portando energia, entusiasmo e intrecciando relazioni. È stato bello constatare anche la grande disponibilità e l’impegno degli esercenti, che hanno lavorato molto e con spirito di accoglienza – dichiara Girolamo -. Il nostro obiettivo era alzare ulteriormente l’asticella culturale del festival, e credo ci siamo riusciti. Abbiamo introdotto dieci laboratori di vario genere che hanno riscosso grande successo e abbiamo ampliato la sezione dedicata all’editoria, attirando non solo curiosi ma anche addetti ai lavori: un pubblico dunque attento e di qualità”.
Suggestiva anche la partecipazione dei tanti che hanno scelto di vivere le serate con travestimenti a tema, creando in tal modo un’atmosfera immersiva che ha coinvolto persone di ogni età, con una presenza significativa di giovani: “Una partecipazione trasversale che ci incoraggia a proseguire” ha concluso. Ora la sfida è più ambiziosa: lavorare affinché Benevento diventi “città delle streghe” tutto l’anno. Si può sempre crescere e migliorare, ma la strada intrapresa è quella giusta”.

E anche il cielo ieri sera ha deciso di partecipare allo spettacolo con un’eclissi totale di luna che ha colorato la volta celeste di rosso fuoco – come alcuni visitatori hanno potuto meglio ammirare attraverso l’utilizzo di telescopi – regalando agli astanti un finale ideale ed inaspettato per un festival che vive di suggestioni e di segni. 


VIDEO/ ‘Janara – Le Streghe di Benevento’: la città rivive tra leggenda e mistero