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Benevento – Ancora non ha un nome l’assassinio di Antonio Parrella, il 32 enne ucciso dopo un aggressione nel corso di una festa di compleanno in un ristorante di contrada Pino.  I parenti della vittima chiedono giustizia pretendono di sapere chi e perché ha posto fine alla vita di Antonio che lascia una bimba. Le indagini proseguono, Umberto Sferruzzi, il 28enne accusato in prima battuta di omicidio, il 9 agosto è stato scarcerato per assenza di indizi di colpevolezza ed è attualmente libero. 

Restano indagati insieme a lui, per favoreggiamento: Corrado Sparandeo, 31 anni; Silvio Sparandeo, 27 anni; Vincenzo Piscopo, 59 anni; Giovanni Piscopo, 36 anni; Michele Meoli, 26 anni; Gianluca Peluso, 26 anni.  

In attesa di sviluppi dalle indagini e dalla consulenza sulle risultanze dell’autopsia che sarà depositata a fine settembre gli amici e i parenti hanno organizzato una fiaccolata per chiedere giustizia, e per mantenere viva la memoria del giovane. Tanta gente è scesa per strada, tra le persone tanta  commozione mista alla speranza di sapere come siano andate le cose quella tremenda notte di violenza che ha sconvolto tutta la comunità.Vogliamo solo giustizia-hanno spiegato il fratello Pasquale e la sorella Anna-Antonio era amico di tutti, sempre pronto a dare una mano a chi era in difficoltà'”. Il corteo silenzioso si e’ mosso a pochi passi della chiesa di Santa Maria degli Angeli dove abitava il ragazzo ed e’ terminato in Piazza Orsini”.