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Domani sera il Benevento sarà di scena al Cino e Lillo Del Duca di Ascoli per l’ultimo turno di campionato, poi sarà tempo di immergersi totalmente nella nuova stagione. A parlare in conferenza stampa degli obiettivi, del mercato e della rosa attuale è stato il direttore sportivo Pasquale Foggia

Mercato – “In uscita abbiamo le idee chiare. Tanto dipenderà anche dalle richieste che avranno i nostri calciatori, ma sappiamo che dovremo rispettare una lista di over e le valutazioni vanno fatte anche in base a questo. Per quanto riguarda i giovani valuteremo la migliore soluzione per la crescita singola di ogni ragazzo”. 

Immagine – “Tre anni fa quando eravamo in A prendemmo dei giocatori importanti a gennaio, quando però le cose erano già compromesse. Quest’anno quando ho iniziato a contattare calciatori importanti c’è stata fin da subito apertura. Questo vuol dire che la società è cresciuta tantissimo sul piano dell’immagine sia a livello nazionale che internazionale. Prendere Glik che è il capitano del Monaco la dice lunga su tutto questo”. 

Remy – “Sta facendo ulteriori accertamenti che sono concordati con noi. E’ stato il primo nome a cui abbiamo pensato, finché c’è una speranza ci proveremo. Attendiamo l’esito di ulteriori visite per vederci chiaro e per fare le nostre valutazioni”. 

Idee – “Sceglieremo i giocatori in base alle nostre necessità tecniche. A seconda del reparto faremo le nostre offerte”. 

Ascoli – “Ho un bellissimo ricordo, conquistammo una salvezza importante. Venivamo da un ripescaggio in A, centrammo un’impresa. Mi diedero la possibilità di fare un campionato da protagonista, ho ricordi molto forti. Per quanto riguarda la partita sicuramente dovremo fare una partita degna della capolista. Il chiacchiericcio mi dà molto fastidio, dovremo dimostrare ancora una volta il nostro valore”. 

Serie A – “Nella precedente esperienza non lavoravo a tempo pieno da direttore sportivo ma sento ugualmente mia quella retrocessione perché ero parte integrante del gruppo. Saremo sicuramente diversi rispetto a quella stagione”. 

Sforzi – “Si può fare uno sforzo sul mercato, ma non deve essere quella la costante. Il calcio è passione, divertimento ma anche un’azienda. In due anni siamo stati molto attenti a un concetto economico, è chiaro che la serie A ha dei parametri diversi ma questo non giustifica follie. Balotelli? Non lo abbiamo mai chiesto”

Opportunità – “Una società deve essere attenta a tutte le opportunità. Se vende la Juventus non vedo perché non possa vendere il Benevento. La nostra idea è quella di non cedere i calciatori protagonisti di questi due anni, poi è chiaro che il mercato è il mercato”.

Festa – “Oreste Vigorito ha costruito un Benevento a sua immagine e somiglianza. Bisogna essere tutti orgogliosi di quello che ha fatto e questo è il sentimento che ha accompagnato anche la festa di ieri”. 

Conferme – “Per Gori e Maggio non dovrebbero esserci problemi a continuare con noi. Maggio non ha saltato una partita, giocatori così sono speciali. Viola è invece uno degli incedibili del Benevento, è il nostro numero dieci e ci aspettiamo tanto da lui”.

Ruoli – “Ci muoveremo sul mercato in tutti i reparti tranne che in porta. Montipò è stato il giocatore simbolo di questo campionato e merita la riconferma. E’ stato un orgoglio per tutti noi aver creduto in lui, conoscevamo le sue potenzialità ed è a mio parere uno dei portieri più forti del panorama italiano”. 

Bonaventura – “E’ un giocatore che farebbe piacere a tutti avere nella propria squadra. E’ stato per tanti anni in Nazionale, fa parte della squadra italiana più vincente in Europa. Se mi chiedete se mi piace, vi dico che lo andrei a prendere in braccio a Milano. Ma tra il dire e il fare c’è di mezzo tanto”. 

Vokic – “Nel momento in cui figura tra i convocati vuol dire che è utilizzabili. Ha delle qualità incredibili, dispiace che si sia visto poco per infortunio. Spero che domani abbia l’opportunità di farsi vedere, ci è mancato soprattutto in questo finale di stagione, avrebbe avuto l’opportunità di mettersi in mostra e giocare con continuità. Mi piace rimarcare il ruolo dei giovani, li stiamo facendo giocare, una cosa che non tutti fanno”.

Emozioni – “La più bella è stata quella provata con la Juve Stabia. Vincere un campionato di B per un ragazzo di 37 anni come me è un’emozione unica. Stavolta arriveremo in A più pronti”. 

Ritiro – “Stiamo valutando le varie opportunità e non è da escludere che possiamo andare oltre confine. Sicuramente sceglieremo un posto adatto per fare un ritiro diverso dagli altri sia per la lunghezza che per il clima, visto il periodo differente”. 

Nomi – “Non c’è il rischio che i nomi che circolano possano influire in negativo. Le trattative non si fanno sui giornali ma con gli approcci. I grandi nomi fanno piacere, certo a volte mettono paura. A volte si rischia di perdere di vista la nostra dimensione. Non vorrei che si fantastichi troppo, il nostro obiettivo è la salvezza e siamo consapevoli già ora che dovremo lottare fino all’ultimo secondo. Con tutti i giocatori che cerchiamo di prendere cerco sempre di parlare, di fare anche videochiamate. Il mio modo di lavorare è questo, non vado per nomi. Bisogna trasmettere sensazioni”.