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Benevento – Se chiedete ad un alchimista gli ingredienti dell’elisir di lunga vita, probabilmente vi parlerà di Roberto De Palma. L’esterno classe 1977, la scorsa stagione in forza al Real Campoli quest’anno ha deciso di sposare la causa Foglianise. De Palma non ha bisogno di parole per essere descritto parlano i numeri maturati nella sua carriera. Ora con 40 primavere sulle spalle non ha intenzione di mollare un centimetro e vuole stupire ancora.

Tutti questi anni di campionati agonistici, qual’è il segreto di questa eterna giovinezza?

Solo un grandissimo segreto, la mia infinita passione per questo sport. Fare una vita regolare, allenarsi con professionalità e a 40 anni non riesco ancora a smettere di fare sacrifici per il calcio. La passione supera ogni barriera. Un altro segreto della voglia di giocare ancora me la da la mia attuale compagna che mi trasmette tutta la serenità di questo mondo.

Dove può arrivare secondo te questo Foglianise in questa Seconda Categoria che quest’anno sembra più competitiva come Campionato?

Sicuramente può arrivare in alto, visto gli acquisti fatti dalla società non ci nascondiamo di fare un campionato al vertice. Il nostro obiettivo è quello di portare a casa la vittoria, contro chiunque e dobbiamo riuscire in questo intento.

Il rapporto con mister Vetrone?

La scelta del ritorno e tutta legata alla grande amicizia che mi lega al mister è come un fratello per me  e mi continua a dare dei consigli, stimolandomi a fare sempre meglio. Di questo aspetto gliene sono veramente grato e riconoscente.

Cosa manca al Foglianise secondo te?

Credo che non manchi nulla. C’è molto entusiasmo tra di noi. I tifosi dal primo giorno in cui sono arrivato mi hanno sempre trattato benissimo. Il Presidente una bravissima persona, un ambiente genuino.

Se dovessi scommettere su un giocatore del Foglianise, su chi punteresti quest’anno?

Più che su un giocatore io punterei sul gruppo ma se proprio devo dire un nome cito Danilo Verdicchio, ‘Mullichella’ è un attaccante che può fare la differenza in questa categoria.

Nel curriculum c’è anche il Benevento, come vedi la squadra di Baroni nella massima serie?

E’ una grande soddisfazione vedere il Benevento in serie A credo che però per centrare l’obiettivo salvezza servono altri quattro elementi, magari di un certo spessore.

Insomma un esempio vivente della passione per il calcio, dello spirito di sacrificio e di un talento innato che esprime tutta la sua qualità negli ultimi 20 metri. Quei 20 metri che dividono un giocatore normale da un bomber come Roberto De Palma.