Una vittoria che vale più dei tre punti. L’Antonio Tedino di Foglianise ha battuto il Pietrelcina per 1-0, ma il risultato conta poco: in campo e sugli spalti, il pensiero di tutti era rivolto a Gaetano Cusano, giovane portiere della squadra, ancora ricoverato in gravi condizioni all’ospedale San Pio di Benevento dopo la brutale aggressione avvenuta davanti alla discoteca Xué di Montesarchio nella notte tra sabato 4 e domenica 5 ottobre.
Prima della gara, i compagni di squadra della Tedino hanno indossato magliette con la scritta “Forza Gaetano”, accompagnati da un lungo applauso del pubblico. Un momento di commozione e unità che ha attraversato tutto il pomeriggio sportivo. Sul campo, la partita è stata equilibrata e combattuta, decisa dalla rete di Enzo Boffa, ma il vero centro di gravità della giornata era altrove: sugli spalti, negli sguardi dei giocatori, nella speranza di rivedere presto Gaetano sorridere.
L’allenatore dell’Antonio Tedino, Geppino Cesare, ha dedicato la prestazione e i pensieri del gruppo al giovane portiere: “Questa partita è tutta per Gaetano, il nostro secondo portiere. Lo aspettiamo, con la speranza che arrivino presto notizie migliori. Il ragazzo ci manca tanto, era ben voluto da tutti quanti. Un ragazzo sempre molto remissivo, dedito allo scherzo e allo sfottò. A noi manca perché si era integrato benissimo già dall’anno scorso: ha fatto anche una presenza a Cerreto Sannita”. Poi continua: “Tutti quanti i ragazzi si prendevano la ‘pizzicata’ proprio perché era il più piccolo. A me manca ancora di più perché viaggiava con me, è di Tocco Caudio, il mio paese: siamo amici di famiglia. Tutti i ragazzi, dai dirigenti Cosimo Vetrone e Donato Spitaletta, fino a Gianluca Limata, il presidente e io, siamo rimasti malissimo. Un ragazzo pienamente disponibile, sempre pronto a dare tutto anche negli allenamenti. Quello che è successo è qualcosa di impensabile, di inaccettabile. Non sta a noi dare sentenze, ma resta un dolore enorme”.
“Noi questa vittoria l’abbiamo dedicata a lui. L’abbiamo fatto con la partecipazione dei tifosi dell’Antonio Tedino, della Curva e dei supporter della ‘Brigata Giaguaro’. Ci teniamo davvero tanto, perché vogliamo che gli arrivi questo grido di speranza, questo grido di forza, questo messaggio”, conclude Cesare.
Una domenica di calcio che si trasforma in un messaggio di vicinanza: la squadra, la società e l’intera comunità si stringono a Gaetano e alla sua famiglia, con un solo grido che ha unito tutti al termine della gara: “Forza Gaetano, ti aspettiamo in campo”.