Le OO.SS. di FAI CISL, FLAI CGIL e UILA UIL tornano a denunciare con forza l’ennesimo, inaccettabile ritardo nell’erogazione degli stipendi ai lavoratori idraulico-forestali del Sannio, costretti ancora una volta a subire le conseguenze di un sistema inefficiente, burocratizzato e privo di certezze.
Nonostante i ripetuti appelli e le interlocuzioni avviate con le istituzioni competenti, la situazione resta drammaticamente immutata. In data 8 ottobre, le organizzazioni sindacali FAI CISL, FLAI CGIL e UILA UIL hanno formalmente informato il Prefetto di Benevento dello stato di agitazione del comparto, proclamato il 7 ottobre, evidenziando l’assenza di risposte concr ete e l’urgenza di un intervento risolutivo.
I lavoratori idraulico-forestali, impiegati presso gli Enti Delegati – Province e Comunità Montane – svolgono un ruolo essenziale nella tutela del territorio, nella prevenzione del dissesto idrogeologico e nella salvaguardia ambientale. Eppure, da mesi non percepiscono lo stipendio. Si tratta di padri e madri di famiglia, professionisti del verde, che garantiscono quotidianamente sicurezza e manutenzione al nostro fragile ecosistema montano. A loro, però, non viene garantito neppure il diritto elementare alla retribuzione per il lavoro svolto.
La causa di questa situazione è nota e reiterata: il meccanismo di finanziamento regionale, che prevede l’erogazione dei fondi agli Enti Delegati, è afflitto da ritardi cronici, rimpalli di responsabilità e procedure farraginose che ogni anno si ripresentano puntuali, come una ferita mai rimarginata.
La recente crisi politica regionale, culminata con le dimissioni dell’Assessore all’Agricoltura, rischia ora di aggravare ulteriormente il quadro, lasciando il comparto forestale privo di riferimenti istituzionali e di una guida politica capace di assumersi responsabilità e decisioni.
Le OO.SS. di FAI CISL, FLAI CGIL e UILA UIL, chiedono con determinazione alla Regione Campania un cambio di passo immediato: servono risposte strutturali, tempi certi, procedure snelle e risorse disponibili con regolarità. Non è più tollerabile che ogni anno si debba rincorrere la soluzione di un problema noto, prevedibile e risolvibile.
I lavoratori sono stanchi. Stanchi di promesse disattese, stanchi di essere invisibili, stanchi di dover lottare per ciò che spetta loro di diritto. Le OO.SS., continueranno a dar voce alla loro dignità, alla loro rabbia e alla loro legittima richiesta di giustizia.
Confidiamo che le istituzioni, a partire dalla Presidenza della Giunta Regionale, vogliano finalmente assumersi la responsabilità politica e amministrativa di una vertenza che non può più essere ignorata. In caso contrario, non escludiamo ulteriori iniziative di mobilitazione presso le sedi istituzionali.