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Benevento – “Camminare insieme e fare rete per una vera politica di sviluppo del territorio. Dobbiamo lavorare tutti per far sì che questi territori non muoiano”. Questa la linea guida della proposta politico-programmatica illustrata dall’Arcivescovo di Benevento, mons. Felice Accrocca per un nuovo impegno solidale e sinergico tra la Chiesa e le Istituzioni pubbliche per fare in modo di invertire la rotta verso la catastrofe che le aree interne hanno imboccato. Il 1° Forum degli Amministratori locali, convocato dall’Arcivescovo di Benevento con altri quattro Vescovi delle aree interne campane, quelle che maggiormente soffrono la crisi economica prendendo ogni giorno che passa di attrattività e di interesse sia per lo Stato centrale che per i privati, è cominciato oggi pomeriggio presso il Centro “La Pace” sulle colline che dominano il capoluogo del Sannio per dare una risposta credibile e compatta ai mali dello spopolamento e della desertificazione sociale che stanno corrodendo il tessuto sociale e connettivo di Sannio e Irpinia e, con esse, anche delle aree limitrofe del foggiano e del Molise. La clamorosa e inedita iniziativa dei Vescovi ha richiamato un gran numero di Sindaci, amministratori o semplici cittadini, tutti egualmente preoccupati per una situazione che, del resto, non lascia adito a dubbi. I Vescovi chiedono una mobilitazione generale; ma certo non vogliono lanciare “alcun diktat“, come ha precisato mons. Accrocca. Lontanissimi i tempi in cui la Chiesa lanciava veri e propri ordini alla società civile, l’intenzione dei Vescovi campani vuole essere semplicemente quella di mobilitare le coscienze per fare qualcosa di concreto ed evitare di cadere nel precipizio. La tre giorni di incontri e di lavoro si è avviata con una relazione scientifica presentata al pubblico dall’economista Luigino Bruni, docente della Lumsa di Roma.
Mons. Accrocca ha sottolineato: “Non ci rassegniamo all’accanimento terapeutico. Qui non ci sarà nessun programma, ma vogliamo che ci sia un metodo sulla comunione, evitando campanilismi e fuga in avanti rispetto a qualcuno. Occorre fare squadra è importante”.
Per l’economista Bruni occorre programmazione: “L’urgenza è cosi grande, ma occorre il protagonismo dei territori. Essere protagonisti del proprio destino. L’economia civile è nata in Campania ma da soli non si va da nessuna parte”.