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L’emergenza coronavirus costringe tutti ad un riposo forzato: il calcio, come tanti aspetti della vita quotidiana, è fermo ed al momento non sono note le tempistiche per l’eventuale ripresa dell’attività agonistica. Abbiamo raggiunto mister Gianfranco Balzano per fare una chiacchierata con lui e chiedere le sue impressioni circa questo difficile momento.

Mister come si sta senza calcio?

Beh, direi che comincia a sentirsi la mancanza del campo, dei ragazzi e della quotidianità legata al nostro sport. Ho mandato ai ragazzi un programma settimanale da seguire per tenere fresco il fisico. Da uomo di calcio dico che mi piacerebbe portare a termine il campionato ma credo che, viste le cose, sarà molto difficile.

Quali saranno gli strascichi che lascerà questo stop forzato?

Ci saranno da affrontare tutti i problemi legati all’inattività: per ritornare in campo sarebbero necessari una decina di giorni di ripresa atletica. Senza considerare anche l’aspetto mentale: se non ci sarà tranquillità sotto tutti i punti di vista sarebbe difficile giocare le partite con la mente sgombra da pensieri. Ci saranno, credo, anche pesanti ripercussioni dal punto di vista economico: molte attività sono ora chiuse, in molti vedono incerto il proprio futuro e in questi casi il calcio e gli investimenti ad esso relativi passano in secondo piano.

Vuol fare un augurio a tutto il movimento dilettantistico?

L’augurio, e non potrebbe essere altrimenti, è quello di ritornare quanto prima in campo: il calcio è la nostra passione e sono certo che ognuno di noi appassionati farà di tutto perché tutto ciò non muoia.