Il calcioscommesse irrompe di nuovo nel mondo del pallone, ma questa volta il regista sarebbe un arbitro. Il condizionale è d’obbligo considerando che l’inchiesta della Procura di Reggio Calabria è ancora alle sue fasi iniziali (LEGGI QUI). Sotto la lente della magistratura è finito il fischietto calabrese Luigi Catanoso, arbitro della sezione Aia di Reggio Calabria. Tutto è partito da un flusso anomalo di scommesse relative all’incontro di calcio del torneo Primavera 2 tra Benevento e Cesena terminato 3-2 in maniera rocambolesca per i sanniti. Non certo, quindi, un evento sportivo di prima fascia tanto da attirare un consistente numero di giocate che ha indotto gli inquirenti a vederci chiaro.
Ne è venuto fuori, se le accuse saranno confermate, un quadro desolante che ha portato all’arresto di 5 persone tra i quali proprio lo stesso Catanoso che avrebbe indirizzato alcune gare del torneo Primavera 2 con lo scopo di fare materializzare la quota over consistente nel raggiungimento di un certo numero di reti realizzate durante la partita. Un modus operandi attuato attraverso la concessione di calci di rigore inesistenti o con le espulsioni in modo da alterare gli equilibri in campo. Il programma criminoso era quello, quindi, di instradare i risultati delle partite per realizzare profitti attraverso le scommesse sportive poste in essere con la complicità degli altri indagati come si legge nell’ordinanza dal gip del Tribunale di Reggio Calabria Andrea Iacovelli.
Benevento-Cesena, tutti scontenti quel giorno
Come detto, l’inchiesta ha preso il via da un flusso di giocate anomale (circa 41mila euro) sulla gara del torneo Primavera 2 tra Benevento e Cesena disputata il 13 gennaio all’Avellola. In quella circostanza i giallorossi si imposero con una clamorosa rimonta nel finale 3-2 contro la capolista in un match pieno di decisioni arbitrali a dir poco dubbio e che scatenarono le vibranti proteste dei calciatori bianconeri tra le quali una espulsione per Amadori e un calcio di rigore concesso al Benevento. E’ superfluo aggiungere che nessuna delle due squadre è coinvolta nel disegno criminoso del fischietto reggino la cui direzione quel giorno non sembrò assolutamente all’altezza di un match così importante danneggiando molto anche il Benevento, ma a quanto starebbe emergendo dalle indagini il suo intento ero solo quello di creare i presupposti per fare materializzare l’over.
Le partite direttamente coinvolte nell’indagine sono, come detto, Benevento–Cesena (Primavera), Hellas Verona–Cagliari (Under 19) e Sassuolo–Verona (Under 19) mentre un tentativo non riuscito è stato documentato nella gara Empoli–Lazio (Primavera).




















