- Pubblicità -
Tempo di lettura: 2 minuti

Tre proposte quelle avanzate questa mattina durante la riunione svoltosi in Sala Giunta a Palazzo Mosti sul Servizio di Emergenza nel Sannio. Le Associazioni di cittadini che questa mattina hanno chiesto ed ottenuto di incontrare a Palazzo  Mosti il sindaco di Benevento, Clemente Mastella  nella sua qualità di presidente dell’Assemblea dei Sindaci in materia sanitaria hanno soprattutto voluto focalizzare l’attenzione su salvaguardare dei Presidi Assistenziali di Cerreto Sannita e San Bartolomeo in Galdo ed  evitare la demedicalizzazione su tutto territorio sannita. Su questi punti essenziali si porterà avanti la battaglia.

E’ stato presente il rappresentante del 118  Ciriaco Pedicini  molto cauto sulla possibilità che il servizio delle ambulanze con medico a bordo possa proseguire. Si scontrano su questo punto due tesi rispetto al dato incontrovertibile che sono a disposizione 46 medici: sono sufficienti secondo le Associazione a garantire la presenza del medico in ambulanza; non sono sufficienti a quanto pare secondo il 118. Il sindaco di Benevento Clemente Mastella  ha spiegato: “Dobbiamo tenere presente la difficoltà oggettiva dei numeri. Ho chiesto di fare un calcolo come si possa lavorare  medicalizzando con i numeri e medici a disposizione.  Vogliamo una proposta equa e remunerativa per la provincia di Benevento”.

Emilio Tazza operatore del 118  si è detto soddisfatto: “Il presidente della Conferenza dei Sindaci si è fatto garante per le varie c’è una netta divergenza tar associazioni e sindacati e la proposta dell’Asl. Non ci troviamo con i numeri. Con questo organico e quindi con 47 medici non si giustifica una  demedicalizzazione cosi spinta. Dobbiamo garantire al territorio la massima assistenza possibile con un team completo tra infermieri e medici”.  

Amedeo Ceniccola  presidente di “Sannio Cuore” ha spiegato: “L’asl dovrà ascoltarci. Il direttore del 118 Pedicini ha ascoltato le nostre proposte e la garanzia della medicalizzazione dei due Psaut e l’utilizzo delle prestazioni aggiuntive. C’è un oggettivo problema dei medici non solo 118 ma a livello nazionale. L’emergenza è presente ma non possiamo permetterci l’azzeramento del 118”.

Andrea Cormano per l’associazione No demedicalizzazione 118 Fortore-Miscano ha spiegato: “Il Psaut deve essere tutelato. Non possono essere smantellati. Nel Fortore è stato colpito il Psaut.  Non bisogna colpire questi territori. Siamo convinti che possiamo trovare soluzioni, si può trovare un alternativa per rispetto degli operatori e una garanzia del territorio”